Archeologia sperimentale
Laboratorio di “Archeologia sperimentale”
Riprodurre antichi manufatti per scoprire le antiche tecnologie
L’archeologia sperimentale promuove lo studio dinamico delle antiche culture materiali viste dal punto di vista della produzione. La cultura materiale, infatti, è il risultato delle modifiche apportate dall’uomo per creare le condizione più idonee alla vita.
Tale studio prevede quindi un approccio pratico con:
realizzazione di manufatti;
un percorso sperimentale di acquisizione tecnica degli antichi cicli produttivi.
Per questo studio sono state prese in considerazione le culture preistoriche a noi più affini quali quelle sviluppatesi nel Golfo di Napoli.
In particolare il comprensorio flegreo di Procida, Vivara ed Ischia ha restituito testimonianze relative ad un periodo compreso fra i secoli XVIII e XV a.C. Quest’area del Mediterraneo era interessata da traffici commerciali con la Grecia micenea che scambiava le proprie merci in cambio di metallo.
Attraverso l'archeologia sperimentale si ha la possibilità di conoscere e sperimentare le tecniche usate durante la preistoria per la costruzione di manufatti in metallo e argilla

Le esperienze pratiche:
I. Laboratorio di ceramica preistorica
Durante il laboratorio gli allievi potranno prendere confidenza con le ceramiche preistoriche e potranno ricostruire materialmente alcuni manufatti fittili ed apprendere le tecniche di cottura preistoriche degli oggetti ricostruiti.
Tale percorso si articola in due sezioni:
Teoria e pratica delle lavorazioni ceramiche;
Cottura dei manufatti con forno a segatura.
II. Laboratorio di archeo-metallurgia
I metalli furono al centro di profondi mutamenti sociali e culturali che cambiarono letteralmente il corso della storia. I metalli antichi, rari, preziosi e prestigiosi furono al centro di una affannosa ricerca da parte dell’uomo tanto da essere paragonabili al petrolio dei nostri giorni.
Dopo una breve introduzione teorica alla storia dei metalli, gli allievi potranno ricostruire materialmente una piccola fucina preistorica per la produzione di oggetti in bronzo.
Il laboratorio si articola in due fasi:
Introduzione teorica alla tecnologia dei metalli, ricostruzione di una fornace di argilla, degli ugelli e dei mantici;
Fusione del bronzo. Questa fase prevede l’intervento degli studenti solo nell’impiego del mantice e nella costruzione delle forme. Saranno invece spettatori delle fasi di colata e sformatura dei getti.

III. Laboratorio dell’Ossidiana
Si parte dal nucleo di roccia e si esaminano i principali metodi di taglio: percussione diretta dura e morbida, percussione bipolare e indiretta. Vengono realizzate le lame ed esposti i principali usi. Vengono effettuate a scopo dimostrativo alcune operazioni sulla materia vegetale e animale.
IV. Laboratorio dei manufatti compositi (selce, ossidiana, legno, fibre vegetali intrecciabili)
Il laboratorio prevede la costruzione di utensili compositi neolitici. Partendo dalla fabbricazione di piccole lame in selce e ossidiana, viene realizzato un falcetto neolitico. Gli studenti potranno realizzare l’alloggiamento dei microliti.
Tutti i laboratori, realizzati con la collaborazione della delegazione “Paleoworking” di Napoli, sono rivolti a studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
Le attività si svolgono sia presso la sede operativa dell'associazione, sia presso la scuola. Complessivamente si prevedono 5/6 incontri per ogni laboratorio.
Il laboratorio è svolto in collaborazione con “PALEOWORKING”
Progetti di archeologia sperimentale dal paleolitico
alle eta’ dei metalli - delegazione di Napoli
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25 Novembre 2010
Nell'ambito del nostro programma Isolelab si è tenuto in villa Pagliara un interessante laboratorio di archeologia sperimentale. Riprodurre gli antichi manufatti per scoprire le antiche tecnologie, è un'esperienza formativa per i ragazzi e per gli insegnanti perchè offre una visione estremamente dinamica di quello che doveva essere il vivere la preistoria.
I ragazzi delle scuole elementari di Procida e alcuni allievi di una scuola francese sono stati letteralmente "catturati" dalla fusione del bronzo e sono stati impegnati con grande entusiasmo e coinvolgimento nella realizzazione di manufatti di creta. Prossimi appuntamenti previsti per la primavera 2011.
Il laboratorio è stato realizzato dal Dott. Livio Pontieri coadiuvato dalla Dott.ssa Rossella De Sanctis e dalla Dott.ssa Eliana Altomare.
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