Associazione Vivara APS - amici delle piccole isole
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Ricerca e Progetti

RICERCA E DIVULGAZIONE SCIENTIFICA
Ricerca e Progetti


La ricerca scientifica è in rete:









L'associazione Vivara si propone di diffondere la conoscenza e promuovere studi e ricerche sul patrimonio naturalistico, storico e cultu-rale delle piccole isole, microcosmi dalle caratteristiche di particolare valore che, sebbene soggetti a svariate modificazioni, sono comunque riusciti a preservare valori naturalistici, endemismi botanici e zoologici, caratteri storici ed architettonici unici.
Vivara, in collaborazione con diverse istituzioni, patrocina progetti di ricerca sulle isole campane, comprese quelle meno note, in particolare per lo studio della tassonomia, biogeografia ed ecologia dei vertebrati terrestri.
Si prevede di possedere un quadro esaustivo sulle popolazioni di anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, utile anche allo scopo di avviare opportune iniziative di tutela e protezione degli ambienti.





Questa pagina è aperta a tutti coloro che abbiano compiuto studi, tesi e ricerche sia scientifiche che umanistiche, nei diversi settori di interesse, connessi alle piccole isole anche non italiane.

Un luogo virtuale in cui tutti quelli che hanno studiato in maniera approfondita le isole e le tematiche ad esse legate, possano incontrarsi e confrontarsi tra loro.  Un luogo che possa, inoltre, servire da riferimento per ulteriori approfondimenti
o lavori sul tema delle isole minori e che possa fornire spunti interessanti di riflessione e studio.

Chi vuole può, quindi, inviare propri elaborati in formato testo e con qualche foto allo scopo di creare un vero e proprio archivio di studi sulle isole a ricerca@vivara.it



I Nostri Progetti


30 Novembre 2014


La nostra Associazione ha stipulato un accordo di collaborazione con l’Associazione Oceanomare Delphis Onlus di Rimini per la condivisione di proposte educative finalizzate alla divulgazione della conoscenza delle comunità di cetacei monitorate nelle acque di Ischia, Procida e Vivara.






L’Associazione Oceanomare Delphis è una organizzazione “non profit” che si propone   la tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente, effettuando e promuovendo iniziative nel settore dell’ecologia, della biologia generale e marina, con particolare riferimento ai Cetacei del Mare Mediterraneo, nonché la sensibilizzazione della pubblica opinione sulle tematiche derivanti.


www.oceanomaredelphis.org


Il 18 aprile 2015 nella sala Ostrichina del complesso vanvitelliano del Fusaro, si è tenuto il convegno sui "Cetacei del golfo di Napoli: attività di ricerca, conservazione e tutela" - come prima collaborazione della nostra associazione con Oceanomare Delphis il nostro presidente Roberto Gabriele è intervenuto sulle interazioni fra i Cetacei e la pesca.






Maggio 2014


P. Carbonara, L. Casciaro, R. Gabriele, P. Gaudio, I. Bitetto, W. Zupa, M. Palmisano, M. T. Facchini
COISPA Tecnologia e Ricerca, Stazione Sperimentale per lo Studio delle Risorse del Mare, via dei Trulli, 18-20 – 70126 BARI, Italia -
carbonara@coispa.it
Associazione VIVARA onlus - Procida (NA)

DEEP-WATER RED SHRIMPS FISHERIES BY SET NETS. IN THE ISCHIA ISLAND (CENTRAL SOUTHERN TYRRHENIAN SEA)
LA PESCA DEI GAMBERI ROSSI CON RETI DA POSTA AD ISCHIA (TIRRENO CENTRO MERIDIONALE)

Abstract – La pesca dei gamberi rossi A. antennatus e A. foliacea con rete ad imbrocco viene effettuata nell’isola di Ischia in tarda primavera-estate e mostra un alto livello di specializzazione per le specie target, sia in termini di biomassa che di numero d’individui (rispettivamente 45% e 75%). Soprattutto la frazione adulta della popolazione è vulnerabile a questa tipo di pesca, infatti la maggior parte delle catture si concentra tra 40-48 e 44-46 mm di lunghezza carapace, rispettivamente per A. antennatus e A. foliacea.
Key-words: Ischia Southern Tyrrhenian, gillnet, Aristaeomorpha foliacea, Aristeus antennatus.





Marzo 2014




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23 Marzo 2013


Continua il monitoraggio sull'isola di Vivara in stagioni diverse per l'inventario faunistico con i proff. Rainer Neumeyer, Andrè Rey e  Oliver Seitz dell'Università di Zurigo con la collaborazione della nostra associazione.

Foto sotto del 23 marzo 2013







Associazione Vivara Onlus
Attività di Ricerca erpetologica a Vivara.
14 e 17 ottobre 2012


Domenica 14 e mercoledì 17 ottobre 2012 é stata fatta una prima mappatura sull'isola di Vivara, riguardante un inventario faunistico dei gruppi di animali: reptilia, odonata, ortoptera, lepidoptera  rophalocera e hymenoptera aculeata.

Per completare l`inventario saranno necessarie altre visite in differenti stagioni dell' anno.
Durante la ricerca sono state fatte interessanti osservazioni sull'ecologia della farfalla Charaxes jasius
. E' stato possibile osservare varie posizioni delle uova sul corbezzolo (Arbutus unedo).
Si ringrazia l'associazione "Procida Volontaria", il responsabile Antonio Meglio e i ragazzi che ci hanno accompagnato: Giacomo Cibelli e Giuditta Iannuzzi.

Andrè Rey, Susan Houser,
Christine Koch, Roberto Gabriele




14 Aprile 2012


Pubblichiamo i primi risultati degli studi sulla malacofauna terrestre effettuati lo scorso anno sull'isola di Vivara. Le ricerche, patrocinate dalla nostra Associazione e regolarmente autorizzate dalla Riserva Naturale  Statale Isola di Vivara, sono state condotte  da
Raffaele Ferro, Gianni D’Anna e Sergio Duraccio col metodo di campionamenti,  analisi del detrito e verifica delle specie di molluschi terrestri presenti.

Si può scaricare il Pdf di 442 Kb


Le foto a lato nel gennaio e settembre 2011

in fondo alla pagina :

Attività  della Sezione di Napoli della Società  Italiana di Malacologia per Vivara.
Storia pregressa e progetti per il futuro.

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Marzo 2012


Dati sulla diffusione dei rappresentanti del genere Rupicapra de Blainville, 1816,
nell'Italia centro-meridionale in età storica recente.
A cura di Marco Massetti e Armando Nappi per conto dell'Associazione Vivara.

Scarica pubblicazione (Pdf 3 Mb)



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L'isola degli Smeraldi

Ottobre 2011



Progetto faunistico divulgativo per la conoscenza, la tutela e la conservazione del
Rospo smeraldino dell'isola d'Ischia (NA).


"L'isola degli Smeraldi" è un progetto dell'associazione Vivara onlus, ha come intento di sensibilizzare l'opinione pubblica alla salvaguardia della "fauna minore" e degli habitat delle microisole. Le isole rappresentano veri e propri crogiuoli della biodiversità, sono luoghi fragili alle interferenze, come, l'immissione di specie provenienti dal continente o specialmente nel periodo estivo alla forte antropizzazione.
Se non s'interviene, in tempo, le isole in pochi anni, possono rischiare di perdere gli ambienti naturali con la conseguente scomparsa della fauna minore.
Il progetto, prende il nome dal Rospo smeraldino, in inglese Green toad, un Anfibio considerato specie pioniera in grado di colonizzare ambienti con un'elevata salinità e di riprodursi in piccole pozze d'acqua effimere. In Campania Ischia è l'unica isola ad ospitare anfibi.
Gli Anfibi sono animali dalla doppia vita (acquatica e terrestre) per la delicatezza della loro pelle, sono sensibili alle sostanze inquinanti, ai cambiamenti climatici ed ambientali, dovuti alla forte antropizzazione; per questo motivo sono considerati indicatori ambientali, l'inquinamento delle acque e del suolo può portare alla scomparsa di questi delicati animali, che su scala mondiale sono considerati in pericolo d'estinzione, figuriamoci, poi, sulle isole minori.
Quindi proteggere gli Anfibi e gli habitat dei siti di riproduzione, significa tutelare la natura delle piccole isole.
Per questo motivo si cercherà di coinvolgere altre associazioni naturalistiche, che hanno sede sulle altre isole minori del nostro bellissimo paese; ad organizzare uscite notturne con l'intento di o anche solo per udire il canto dei maschi in amore. Si fa presente di non toccare questi animali per non trasmettere malattie infettive, che potrebbero portare alla morte del singolo animale o alla scomparsa della popolazione.
Il presente piano di lavoro può essere considerato la continuazione del precedente progetto di ricerca "La distribuzione del Rospo smeraldino ad Ischia".

Lo studio è stato suddiviso in 5 punti:

1 - controllare i siti di riproduzione, per osservare le condizioni degli habitat;
2 - trovare nuovi siti di riproduzione, per avere un ulteriore idea sulla distribuzione del Rospo smeraldino sull'isola Ischia;
3 - Raccogliere ulteriori informazioni dalla popolazione locale, anche con l'ausilio della seguente scheda: scheda smeraldi dell'isola d'Ischia.doc (si prega d'inviare anche le fotografie);
4 - sensibilizzare le Amministrazioni pubbliche, all'installazione di piccole vasche per favorire la riproduzione e di tenere puliti alcuni luoghi, dove è stata accertata la presenza del Rospo smeraldino;
5 - Organizzare a fine luglio (data da stabilire) un'escursione notturna dal nome "La Notte degli Smeraldi". Questa iniziativa è aperta a tutti, ha l'intenzione di sensibilizzare le persone, all'amore per la natura; cercando di far aderire, a questa idea, le associazioni naturalistiche che hanno sede sulle piccole isole italiane.

www.isoledellacampania.eu/lisola_degli_smeraldi.html


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Ricerche 2010



Il Comitato di Gestione Permanente della Riserva Naturale Statale “Isola di Vivara”, con prot. N. 43/2010 del 9 marzo 2010, ha autorizzato la nostra Associazione ad effettuare ricerche erpetologiche e sui Molluschi terrestri sull’isola di Vivara. Le ricerche sui Molluschi terrestri sono svolte in collaborazione con il Gruppo Malacologico Campano.Le ricerche erpetologiche fanno parte di un progetto di studio promosso dal Dipartimento di Biologia Animale e Genetica dell’Università di Firenze (responsabile Dr.ssa Claudia Corti) inerente la tassonomia delle popolazioni insulari.


Comportamento alimentare della popolazione di Lucertola campestre, Podarcis siculus, sull’isolotto di Vivara (Golfo di Napoli).
Lo studio ha come obiettivi quelli di analizzare alcuni aspetti della biologia della popolazione di lucertola campestre dell’isolotto di Vivara, in particolare verranno studiate la dieta e la stima dell’abbondanza. Il Lacertide Podarcis siculus è un ottimo colonizzatore insulare, ampiamente distribuito in molti ambienti microinsulari mediterranei.

E' stata ottenuta l'autorizzazione, da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Direzione per la Conservazione della Natura, per lo studio di anfibi e rettili sul territorio italiano inclusi nel DPR 120/03.

Lo studio sarà eseguito da: Riccardo Maria Cipolla, Roberto Gabriele, Maurizio Parmiciano, Andrè Rey, Rossella De Sanctis.








Progetti patrocinati  dall'associazione  Vivara


In relazione ai progetti di studio sulle faune insulari campane di vertebrati, sostenuti dalla nostra associazione, dopo tre anni di attività, è in rete il sito http://www.isoledellacampania.eu  dedicato non solo all'aggiornamento dei suddetti progetti ma anche ad altri aspetti di storia naturale e di tradizioni delle isole, degli isolotti e degli scogli della Regione Campania.
Dal sito, curato da Riccardo Maria Cipolla, è possibile visionare fotografie, scaricare pubblicazioni inerenti o meno i progetti e trovare informazioni di vario genere su questi paradisi sconosciuti alla maggior parte delle persone.

L’Associazione Vivara, da anni impegnata nella valorizzazione e nella conoscenza del patrimonio naturalistico e culturale delle piccole isole, patrocina diversi progetti di ricerca naturalistica in collaborazione con altre istituzioni nazionali.

L’Associazione, conformemente ai suoi principi, si impegna a sostenere, in vario modo, questi ed eventuali altri progetti ma non risponde sui materiali, i metodi e i risultati dei singoli progetti, così come non risponde di eventuali ritardi o interruzioni degli stessi, di tutto ciò sono responsabili gli esecutori delle singole ricerche.  



La ricerca completa sul Rospo Smeraldino
unico anfibio delle isole campane

www.isoledellacampania.eu  sezione pubblicazioni



Aggiornamenti ricerca e divulgazione scientifica



ANFIBI, RETTILI E MAMMIFERI DELLE ISOLE CAMPANE


Viene qui illustrato il progetto relativo allo studio delle faune di anfibi, rettili (escluse tartarughe marine) e mammiferi (esclusi chirotteri, pinnipedi e cetacei) distribuiti su isole e scogli della Campania coordinato dagli associati Riccardo Maria Cipolla e Armando Nappi in collaborazione con Claudia Corti e Marco Masseti del Dipartimento di Biologia Animale e Genetica dell’Università di Firenze.
I gruppi animali considerati non volano e, salvo qualche caso, non nuotano pertanto risulta interessante comprendere come hanno colonizzato le isole e come utilizzano queste porzioni di terra emersa notoriamente meno ricche di risorse rispetto al continente.


Obiettivi :

  • Ottenere un quadro aggiornato degli elementi faunistici presenti nell’area di studio, tenendo conto, quando possibile, anche delle faune fossili e di quelle vissute in epoca storica per meglio comprendere la dinamica temporale dei popolamenti.

  • Stimare la consistenza numerica delle popolazioni presenti.

  • Determinare la preferenza di habitat delle specie.

  • Effettuare, per alcune specie (al momento lucertola campestre, geco comune e geco verrucoso), studi morfologici e genetici al fine di valutare eventuali differenze con le popolazioni continentali e le modalità di colonizzazione delle isole.

  • Elaborare un programma di misure ed interventi capace di tutelare e conservare il patrimonio faunistico studiato.

  • Contribuire allo studio di un piano d’azione generale finalizzato alla conservazione e fruizione degli ecosistemi insulari.



Articolazione :

  • Ricerca di informazioni bibliografiche e archivistiche.

  • Raccolta dati sul campo.

  • Analisi ed elaborazione dati.

  • Elaborazione di un programma di tutela.

  • Discussione e contributo allo studio di un piano d’azione per la conservazione delle isole.



Risorse :

  • Ricercatori ed operatori esperti della fauna vertebrata.

  • Strumentazione per il lavoro sul campo.

  • Mezzi e materiali per i trasferimenti e la permanenza durante il lavoro sul campo.



Prodotti :

  • Pubblicazioni sulla presenza, consistenza numerica e stato di conservazione delle popolazioni di anfibi, rettili e mammiferi presenti nelle isole.

  • Programma di misure ed interventi di tutela e conservazione del patrimonio faunistico studiato.

  • Contributo ad un piano d’azione generale finalizzato alla conservazione e fruizione degli ecosistemi insulari.


Poster presentati a convegni :
Nappi A., Masseti M. I mammiferi terrestri non volatori delle isole del Golfo di Napoli. V Congresso Italiano di Teriologia. Arezzo, 10-12 novembre 2005.
Nappi A., Cipolla R. M., Gabriele R., Masseti M., Corti C., Arcidiacono G. Anfibi, rettili e mammiferi delle isole del Golfo di Napoli. XVII Convegno del Gruppo per l’Ecologia di Base “G. Gadio”. Cetraro (CS), 6-8 maggio 2006.
Masseti M., Nappi A. Dati sulla diffusione di rappresentanti del genere Rupicapra
De Blainville, 1816, nell’Italia centro-meridionale in età storica recente (Mammalia). XXXVI Congresso della Società Italiana di Biogeografia. L’Aquila, 6-9 settembre 2006.
Bruschi S., Cipolla R. M., Corti C., Nappi A. Notes on the morphology of Podarcis sicula coerulea
, the blue lizard of the Faraglioni di Capri. 6° Congresso della Societas Herpetologica Italica. Roma, 27 settembre-1 ottobre 2006.
Capula M., Cipolla R. M., Corti C., Nappi A. Allochromatic individuals of Podarcis siculus
from southern Italy: evidence for high variability in coloration pattern in island and mainland populations from Campania. 6th Symposium on the Lacertids of the Mediterranean Basin. Mythimna, Lesvos, Grecia, 23-27 giugno 2008.
Cipolla R. M., Nappi A. Check-list preliminare degli Anfibi e dei Rettili delle isole campane. 7° Congresso della Societas Herpetologica Italica. Oristano, 1-5 ottobre 2008.

Abstract :

Nappi A., Cipolla R. M., Gabriele R., Masseti M., Corti C., Arcidiacono G., 2006. Anfibi, rettili e mammiferi delle isole del Golfo di Napoli. XVII Convegno del Gruppo per l’Ecologia di Base “G. Gadio”. Cetraro (CS), 6-8 maggio 2006: 69.
Masseti M., Nappi A., 2006. Dati sulla diffusione di rappresentanti del genere Rupicapra
De Blainville, 1816, nell’Italia centro-meridionale in età storica recente (Mammalia). XXXVI Congresso della Società Italiana di Biogeografia. L’Aquila, 6-9 settembre 2006: 92.
Bruschi S., Cipolla R. M., Corti C., Nappi A., 2006. Notes on the morphology of Podarcis sicula coerulea
, the blue lizard of the Faraglioni di Capri. In: Bologna M. A., Capula M., Carpaneto G. M., Luiselli L., Marangoni C., Venchi A. (eds). Riassunti del 6° Congresso della Societas Herpetologica Italica. Roma, 27 settembre-1 ottobre 2006. Stilografica, Roma: 21-22.
Capula M., Cipolla R. M., Corti C., Nappi A., 2008. Allochromatic individuals of Podarcis siculus
from southern Italy: evidence for high variability in coloration pattern in island and mainland populations from Campania. In: Pafilis P., Kotsakiozi P., Valakos E. D. (eds). Abstracts 6th Symposium on the Lacertids of the Mediterranean Basin. Mythimna, Lesvos, Grecia, 23-27 giugno 2008. Societas Hellenica Herpetologica, Prefecture Authority of Lesvos: 23-24.

Articoli su riviste :

Nappi A., Masseti M., 2005. I mammiferi terrestri non volatori delle isole del Golfo di Napoli. Atti V Congresso Italiano di Teriologia. Hystrix, The Italian Journal of Mammalogy (nuova serie), supplemento: 44.
Nappi A., Cipolla R. M., Gabriele R., Masseti M., Corti C., Arcidiacono G., 2007. Anfibi, Rettili e Mammiferi delle isole del Golfo di Napoli: check-list commentata. Atti XVII Convegno del Gruppo per l’Ecologia di Base “G. Gadio”. Studi Trentini di Scienze Naturali, Acta Biologica, 83: 93-97.

Contributi su libri :

Bruschi S., Cipolla R. M., Corti C., Nappi A., 2007. Notes on the morphology of Podarcis sicula coerulea compared to other nearby islands and mainland populations of P. sicula. In: Bologna M. A., Capula M., Carpaneto G. M., Luiselli L., Marangoni C., Venchi A. (eds). Atti del 6° Congresso nazionale della Societas Herpetologica Italica. Edizioni Belvedere, “le scienze” (6), Latina. Pp.: 139-144.
Cipolla R. M., Nappi A., 2008. Check-list preliminare degli Anfibi e dei Rettili delle isole campane. In: Corti C. (ed.). Herpetologia Sardiniae. 7° Congresso Nazionale Societas Herpetologica Italica. Societas Herpetologica Italica
/Edizioni Belvedere, Latina, “le scienze” (8). Pp.: 145-147.

Libri :

Cipolla R. M., Nappi A., Corti C. (eds), 2008. L’isola dei Rospi. Storia naturale dell’unico Anfibio delle isole campane. Associazione Vivara Amici delle Piccole Isole, Napoli.



A parte le isole più note quali Ischia, Procida e Capri, alcune missioni sono state effettuate sui seguenti isolotti e scogli: Castello Aragonese, Scogli di Sant’Anna, Punta Pennata, Nisida, Rovigliano, Scoglio della Margherita, Vervece, Monacone, Vetara, Castelluccia, Gallo Lungo, Licosa, Camerota. Per quanto riguarda gli studi morfologici e genetici, diverse uscite sono state compiute anche, quale termine di confronto, lungo alcuni tratti continentali della Campania ovvero i Campi Flegrei, il litorale tra Torre Annunziata e Castellammare, la Penisola sorrentina, la Piana del Sele e il Cilento.
La ricerca sulla morfologia e la genetica delle popolazioni di lucertola campestre, in particolare, è estesa a isole e scogli di Lazio, Basilicata e Calabria, al momento sono stati effettuati campionamenti su Ventotene, Santo Stefano, Zannone e Santo Ianni.
Quando necessario, le ricerche sono state condotte tramite apposite autorizzazioni da parte degli enti o delle persone aventi diritto.
Le escursioni su isole e scogli rappresentano anche l’occasione per effettuare, in maniera generica e senza particolari pretese, rilievi su geologia, vegetazione, avifauna, questi ultimi con particolare attenzione verso le specie a status poco conosciuto. Oltre alle uscite sul campo viene effettuata anche una ricerca storica tramite consultazione di testi antichi (conservati presso la Biblioteca Nazionale di Napoli) e moderni e di fondi archivistici conservati presso l’Archivio di Stato di Napoli.
È altresì disponibile una ricca documentazione fotografica delle realtà osservate.

Informiamo inoltre che sul sito
www.isoledellacampania.eu è stata aggiunta una sezione sui lacertidi insulari italiani a cui tutti possono contribuire con idee, informazioni e foto. Sullo stesso sito, inoltre, nella sezione "isole" vi è una sottosezione dedicata alle altre microisole italiane, in fase di costruzione, anche in questo caso è gradito il vostro contributo in foto.La nostra Associazione, è stata inoltre presente all'ultimo congresso sui lacertidi mediterranei tenutosi a Lesvos con un poster dedicato alle colorazioni della lucertola campestre in Campania; potete trovare il poster, e il testo pubblicato sul volume dei riassunti, sempre su isoledellacampania nella pagina delle pubblicazioni.


Infine, nell’autunno 2008, è stata allestita una mostra dedicata ai rospi smeraldini presenti a Ischia, l'unica delle isole campane ad ospitare attualmente anfibi. Su questa popolazione ischitana di rospi, l'Associazione Vivara ha condotto uno specifico progetto e la mostra è stata pure l'occasione per esporre i risultati raccolti in questi anni.La mostra è stata pensata in occasione dell'anno della rana, il 2008 appunto, indetto dall'Association of Zoos and Aquariums in considerazione del preoccupante calo che sta interessando, a livello globale, le popolazioni di anfibi.Hanno collaborato, con testi e illustrazioni: Riccardo Maria Cipolla, consigliere dell'Associazione Vivara, responsabile dei progetti sulle erpetofaune insulari campane; Claudia Corti, Dipartimento di Biologia Animale dell'Università di Firenze, esperta di anfibi e rettili delle isole mediterranee; Vincenzo Ferri, titolare del Centro Studi Arcadia, ente rivolto alla protezione della piccola fauna e che per la prima volta in Italia ha avviato iniziative per contenere gli investimenti stradali dei rospi; David Fiacchini, responsabile della Commissione Conservazione della Societas Herpetologica Italica; Roberto Gabriele, presidente dell'Associazione Vivara, impegnato nel settore della divulgazione, conoscenza e valorizzazione delle piccole isole; Marco Masseti, Dipartimento di Biologia Animale dell'Università di Firenze, esperto di relazioni uomo-fauna sulle isole mediterranee; L'iniziativa si avvale finora del patrocinio di: Societas Herpetologica Italica, a livello nazionale si occupa dello studio degli anfibi e dei rettili; Associazione Nesos, si occupa di aspetti naturalistici delle isole e in particolare svolge attività didattiche sulle isole Eolie; Accademia Vivarium Novum, a livello internazionale promuove la diffusione degli studi classici compresi i rapporti tra discipline scientifiche e umanistiche.


Si ringrazia il Presidente della Riserva Naturale Statale Isola di Vivara Maurizio Marinella
per il contributo finanziario gentilmente offerto a sostegno delle ricerche.



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Attività della Sezione di Napoli della Società Italiana di Malacologia per Vivara.
Storia pregressa e progetti per il futuro.



  La Società Italiana di Malacologia riunisce studiosi e appassionati di malacologia, promuove gli studi sui Molluschi e pubblica una rivista semestrale molto quotata. La rivista (Bollettino Malacologico) pubblica ricerche riguardanti soprattutto la malacofauna mediterranea e i molluschi continentali e fossili italiani. C’è però da dire che di questa società, che ha sede a Milano, con sezioni locali in varie regioni, fanno parte anche numerosi soci e istituzioni esteri per cui la sua importanza supera largamente l’ambito nazionale.

  Come in tutti i campi delle scienze naturali, anche nella malacologia è importantissimo l’apporto dei cosiddetti dilettanti. Questo termine è improprio, si tratta spesso di persone che non svolgendo attività di ricerca inseriti in una struttura, dedicano il tempo libero all’osservazione, allo studio e alla raccolta di esemplari e informazioni. Essi costituiscono una rete di esperti delle varie zone territoriali di cui conoscono biotopi interessanti e i relativi popolamenti. Alcuni di essi hanno competenze notevoli in alcuni ambiti, come può essere la conoscenza approfondita di determinati gruppi sistematici.

  Dal 1983 esiste a Napoli una sezione locale della Società Italiana di Malacologia. È un gruppo di appassionati, comprendente anche alcuni ricercatori professionisti, che ha iniziato la sua esistenza dal 1973 col nome di Gruppo Malacologico Campano, per l’impegno soprattutto del compianto Nicola Pirozzi, che raccolse attorno a sé un primo nucleo di giovanissimi appassionati. Precedentemente c’erano stati a Napoli due gruppi di malacologi, uno attivo nei primi decenni del ‘900, il cui elemento di spicco fu Raffaello Bellini, autore di un Catalogo dei Molluschi del Golfo di Napoli e un altro, costituito da pochi elementi, attivo negli anni ’60.

 Componenti del Gruppo Malacologico Campano hanno collaborato, negli anni a cavallo del 1980, alla costituzione della collezione di conchiglie che era esposta nella sala della casa padronale dell’isola di Vivara. La sistemazione fu curata da Raffaele Ferro; il materiale esposto era stato raccolto principalmente da Ferro, Giuseppe Fasulo e Arturo Facente. Nella stessa sala erano collocati sei grandi acquari in cui erano ricostruiti ambienti tipici dei fondali circostanti; dell’allestimento si era occupato Raffaele Ferro e la maggior parte degli esemplari ospitati era stato raccolto in mare, anche con l’uso delle bombole, da Arturo Facente. Trasportare l’acqua di mare (circa 900 litri) fino alla casa padronale richiese un serio impegno fisico e organizzativo e fu realizzata da Ferro e Salvatore Longobardi. I membri del gruppo si recavano spesso in visita a Vivara contribuendo alle visite guidate alla Sala delle Conchiglie, a tenere aperti i sentieri e a svolgere qualche lavoro indispensabile per il mantenimento della struttura sull’isola di Vivara.

  Da quando fu messa fine, in modo deplorevole, all’esperienza di Vivara, il gruppo ha continuato a collaborare con l'associazione Vivara, ripristinando quanto rimasto della collezione di conchiglie e fornendo altri materiali per la mostra. La speranza che Vivara potesse essere valorizzata in qualche modo, dopo gli anni dell’abbandono e del vandalismo, non ha mai abbandonato quanti avevano contribuito, circa trent’anni prima, a valorizzarne gli aspetti naturalistici e paesaggistici.

  Ora che pare si possa riprendere il discorso interrotto con la partenza dall’isola del prof Punzo, la sezione locale della Società italiana di Malacologia, in collaborazione con l'Associazione Vivara, contribuirà alle attività scientifiche che si svolgeranno sull’isola, avviando un lavoro di rilevamento delle specie costituenti la malacofauna terrestre di Vivara allo scopo di realizzare un elenco faunistico e di rilevare l’entità numerica e la distribuzione delle popolazioni delle varie specie.

  Una fase preliminare consisterà nella ricognizione dell’isola, partendo dai sentieri e dagli edifici noti, allo scopo di individuare le stazioni di maggiore interesse in cui saranno poi svolti i rilevamenti. In una prima fase si provvederà ad individuare le specie presenti. Nella fase successiva, stabilite le stazioni di osservazione, si opereranno rilevamenti quantitativi allo scopo di definire la consistenza delle popolazioni ed eventualmente evidenziarne possibili fluttuazioni.

  Tale lavoro partirà da una base di dati preliminari raccolti trent’anni fa in modo occasionale. La Guida Naturalistica di Vivara, edita dalla regione, riportava all’epoca, tra gli altri, un articolo sulla malacofauna terrestre, nel quale si evidenziava la mancanza di specie terrestri e si facevano varie ipotesi sui motivi della loro assenza. In realtà, in varie occasioni, i membri del Gruppo raccolsero conchiglie e osservarono esemplari viventi, registrando la presenza di almeno una decina di specie diverse. Talvolta accadde di poter osservare numerosi esemplari viventi contemporaneamente come, ad esempio, le limacce, dopo una pioggia, nei pressi della casa padronale (Ferro). Numerosi esemplari furono raccolti da Stefano Palazzi, di Modena, durante una unica ricognizione dei muretti a secco ubicati in vari punti dell’isola. Fu rinvenuta, da Massimo Cretella, anche una specie che preferisce suoli calcarei, a dimostrazione di quanto l’ambiente dell’isola sia favorevole a questi animali.

  Per ora il lavoro si limiterà alle specie terrestri, ma si spera in futuro di poter compiere un rilevamento della malacofauna marina insediata sui fondali circostanti Vivara. Negli anni della passata attività sull’isola, vari membri del gruppo avevano esplorato in apnea la zona antistante il casotto d’ingresso, raccogliendo anche detrito contenente una buona quantità di specie. In una occasione fu prelevato da Arturo Facente, coadiuvato da Ferro, un notevole quantitativo di detrito, a 35 metri di profondità, presso la secca delle Formiche di Vivara. Il detrito diede una quantità notevole di specie, molte delle quali non erano state mai trovate in precedenza in altre stazioni dei golfi di Napoli e di Pozzuoli durante le abituali indagini dei soci.

  Il Gruppo ha anche in programma di incrementare la collaborazione con l’associazione Vivara risistemando la collezione di conchiglie e fornendo altro materiale. Ha in programma inoltre la realizzazione, nella sede dell’associazione, di conferenze sui molluschi, l’ecologia e la biologia marina, allo scopo di incrementare l’interesse per la natura e la sua conservazione, rivolgendosi principalmente ai giovani e, se possibile, alle scuole, oltre che ai consueti appassionati.

23 ottobre 2010  -  prof. Raffaele Ferro





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