Associazione Vivara APS - amici delle piccole isole
Vai ai contenuti

News dalle Isole

NOTIZIE DALLE ISOLE

a cura della Redazione di Ali Cudi
Il Corriere delle piccole isole




_____________________________________________________





10 Dicembre 2023

News dall'Arcipelago Toscano


Scegliamo assieme il nome per una
nuova specie di insetto scoperto all’Isola d’Elba

Gli insetti sono gli animali più numerosi sul nostro pianeta e ogni anno vengono descritte centinaia di nuove specie, ma non  tutti sono ugualmente studiati. Gli Embiotteri, ad esempio, sono tra quelli meno conosciuti, soprattutto nell’area mediterranea e persino molti entomologi (gli studiosi di insetti) non ne hanno mai visto uno. Il motivo sta soprattutto nella loro peculiare biologia: sono insetti, tipici degli ambienti caldi, sia aridi che tropicali, che in genere trascorrono tutta la loro vita dentro tunnel di seta che secernono e costruiscono essi stessi tramite particolari ghiandole poste sulle zampe anteriori. Questi tunnel permettono loro di vivere protetti, trattenere l’umidità negli ambienti aridi e tener fuori l’eccesso di umidità in quelli tropicali. Si nutrono di sostanza organica vegetale e quindi potremmo annoverarli tra i degradatori. Le specie mediterranee vivono nel suolo ed affiorano in superficie solo nei periodi meno secchi (primavera e autunno). In Europa sono note circa una dozzina di specie e l’Italia è il paese dove questi insetti sono meglio conosciuti. Il ritrovamento di nuove specie è sempre un evento felice che va ad aggiungere un nuovo importante elemento alla biodiversità di un territorio e di tutto il pianeta.       
Nell’Arcipelago Toscano gli Embiotteri sono stati storicamente poco studiati e fino ad oggi se ne conoscevano solo due specie. I nuovi studi compiuti dalla World Biodiversity Association onlus (WBA), con il supporto del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed in collaborazione con il Nat Lab (Museo Naturalistico dell’Arcipelago Toscano), hanno permesso di  aumentare queste conoscenze, portando alla scoperta di una nuova specie proprio all’Elba. La specie è stata rinvenuta nel     territorio del Comune di Porto Azzurro ed è quasi certamente autoctona e probabilmente endemica. La recente scoperta suggerisce e stimola a proseguire lo studio di questi ed altri piccoli insetti nel nostro straordinario arcipelago che potrà  sicuramente regalare ulteriori ed importanti risultati.
La nuova specie è in fase di descrizione (curata da Paolo Fontana e Leonardo Forbicioni) nell’ambito di un articolo scientifico sulle attuali conoscenze degli Embiotteri dell’Arcipelago Toscano. Una volta pubblicato sarà quindi reso noto alla cittadinanza anche questo ulteriore tassello che si va ad aggiungere all’immenso mosaico della biodiversità.
Parliamo di un patrimonio che appartiene a tutti, come hanno sancito anche le modifiche alla Costituzione della Repubblica    Italiana approvate l’8 febbraio 2022 (articoli 9 e 41) e proprio per questo gli entomologi della WBA, il Nat Lab ed il Parco  Nazionale dell’Arcipelago Toscano vogliono coinvolgere i cittadini nella scelta del nome da dare alla specie.

Vi proponiamo tre nomi che saranno spiegati e che potrete votare entro il 6 gennaio 2024  al link:


Embia dell’Isola d’Elba Embia ilvana n. sp.
L'isola d’Elba era detta dai greci Aithàle, Aithàleia e Aithalìa, tutti nomi derivanti dal termine greco aithàle, «fuliggine», in riferimento alle attività di lavorazione del ferro estratto nelle miniere elbane. Ma per i Latini era invece Ilva, toponimo di probabile origine preromana facente riferimento alla popolazione dei Liguri Ilvates. Solo nel Medioevo Ilva si trasformò prima in Ilba e infine in Helba. La nomenclatura scientifica si basa in gran parte sulla lingua latina e quindi, volendo dedicare la nuova specie all’Isola d’Elba, è Ilva il nome a cui fare riferimento, adottando per la specie il nome ilvana significa, appunto, dell’Isola d’Elba. Probabilmente questa nuova specie potrebbe essere rinvenuta in futuro in altre isole dell’arcipelago, ma l’Elba è il luogo della sua prima scoperta.
Embia delle isole Embia insularum n. sp.
La nuova specie, trovata a Porto Azzurro nell’Isola d’Elba, potrebbe ragionevolmente essere ritrovata in futuro in altre isole dell’Arcipelago Toscano e quindi potrebbe essere più prudente denominarla Embia dell’Arcipelago Toscano. Nella lingua latina classica il termine arcipelago deriva dalla lingua greca mentre in latino è stato adottato solo molto recentemente.
Il nome scientifico che si propone è quindi Embia delle isole e cioè Embia insularum.
Embia della biodiversità Embia biodiversitatis n. sp.
Biodiversità significa diversità biologica, cioè la diversità degli organismi a livello di specie, di individui, di geni, di  interazioni e processi ecologici tra esse ed a livello di ecosistemi. La parola biodiversità non esiste nel latino classico   ma il latino non è, come si crede, una lingua del tutto morta. Il concetto di biodiversità, che è stato inserito nella Costituzione della Repubblica Italiana l’8 febbraio 2022 (articoli 9 e 41), ha trovato in latino la sua versione: biodiversitas.
Dedicare la nuova specie elbana alla biodiversità vorrebbe celebrare l’introduzione di questo fondamentale concetto nella Costituzione della Repubblica Italiana ed allo stesso tempo mettere in luce come il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano sia uno straordinario scrigno di biodiversità.



Inverno nel Parco offerte culturali e naturalistiche all’Isola d’Elba


Anche in inverno il Parco Nazionale Arcipelago Toscano propone a visitatori e residenti occasioni culturali e naturalistiche  all’Isola d’Elba a Forte inglese, in collaborazione con il Comune di Portoferraio, e al Castello del Volterraio.
A Forte Inglese, nei giorni di venerdì e sabato, dalle 15  alle 17, per tutto il mese di dicembre sarà possibile visitare     la novità di quest’anno: il dipinto ‘Lo Sbarco di Napoleone all’Elba che il pittore elbano Luciano Regoli ha dipinto, su      commissione del Comune di Portoferraio, per il Bicentenario dell’arrivo sull’isola dell’imperatore francese. L’opera del      famoso pittore è esposta nel Forte ed è visitabile con ingresso libero.
Nello stesso edificio è visitabile il NAT-LAB, il primo Museo entomologico dell’Arcipelago Toscano e la mostra fotografica    permanente “L’Elba di Giorgio Roster. La trasformazione del paesaggio tra Otto e Novecento negli scatti dello scienziato fotografo” che consente un viaggio fra le eccellenze storiche, naturalistiche e geologiche dell’isola. La prenotazione obbligatoria
Il trekking al Volterraio con visita guidata invece, in occasione delle Festività Natalizie è visitabile il sabato         mattina, dalle 10 alle 13.  Per prenotare si puo’ cliccare qui sotto oppure chiamare Info Park
Per altre info contatta Info Park (orari: 9-15 tutti i giorni,la domenica 9-13) al numero 0565 908231.

Si ricorda che è in distribuzione gratuita all’info park, fino a esaurimento, il calendario 2024 del Parco dedicato al mare



Concluse le azioni di eradicazione del muflone all’Isola del Giglio
Sammuri ringrazia tutti coloro che hanno sostenuto
le azioni del progetto LIFE LETSGO Giglio



A due anni di distanza dall’accordo sottoscritto con LAV e WWF il progetto LIFE LETSGO Giglio per la parte che riguarda l’eradicazione del muflone è da considerarsi concluso, anche se tutte le altre azioni continueranno fino alla scadenza definitiva del progetto LIFE, il 31.12.2024.
Infatti, non dovrebbero essere più presenti esemplari di muflone sull’isola, anche se, il protocollo prevede che, per averne l’assoluta certezza e per certificarla, il monitoraggio dovrà proseguire con sopralluoghi periodici per tutto il 2024, più o meno la stessa procedura che è stata utilizzata per certificare l’eradicazione del ratto dall’isola di Montecristo.
Coerentemente con l’accordo sottoscritto il 30.11.2021 con LAV e WWF, da tale data il Parco Nazionale ha immediatamente sospeso gli abbattimenti ed intensificato le operazioni di cattura.
Da allora sono stati catturati, trasferiti e successivamente sterilizzati 52 mufloni. È da sottolineare come le operazioni di cattura siano state rese più difficili e meno efficaci da numerose azioni di disturbo. Gli operatori sono stati pedinati e filmati mentre lavoravano e numerose sono state le azioni di sabotaggio, danneggiamento e, addirittura, di furto delle attrezzature utilizzate per le catture, tutte regolarmente denunciate. C’è stata una spasmodica volontà di fotografare e filmare gli animali catturati, anche quando erano all’interno di casse di trasporto caricate su mezzi per il trasferimento, creando un inutile stress agli animali. Per questo il Parco è stato costretto a chiedere la collaborazione dei Carabinieri che hanno provveduto a mettere a disposizione mezzi militari e anche a “scortare” una parte del trasferimento.
Non ci sono dubbi che, senza tutte queste azioni di disturbo, i mufloni catturati e trasferiti avrebbero potuto essere ben più numerosi.
Il Parco ha dato anche la disponibilità, come previsto dall’accordo, di far effettuare catture mediamente la telenarcosi ad operatori segnalati dalla LAV. I due soggetti incaricati, dopo le opportune verifiche, non hanno nemmeno tentato, probabilmente consci della grande difficoltà di utilizzare tale tecnica nel contesto dell’Isola del Giglio.

Dopo oltre un anno di sospensione e di sole catture sono ripresi anche gli abbattimenti e sono stati abbattuti 35 mufloni.

Quindi, il parco chiude il progetto, salvo ritocchi conseguenti al monitoraggio, con 35 mufloni abbattuti (40%) e 52 catturati e trasferiti (60%), dopo l’accordo fatto con LAV e WWF.
Il Presidente del Parco Giampiero Sammuri ha dichiarato: “Penso che alla fine ne siamo usciti bene tutti, noi che abbiamo realizzato l’importante obbiettivo dell’eradicazione del Muflone e le associazioni che hanno spinto ed ottenuto la consistente riduzione dei mufloni abbattuti.
Perciò, giunti alla fine di questa parte importante del progetto LIFE, volevo ringraziare per la disponibilità al dialogo le associazioni Irriducibili Liberazione Animale, LAV e WWF, ma credo che soprattutto le dovrebbe ringraziare chi ha un sincero pensiero animalista. È grazie al loro positivo contributo che 52 mufloni non sono stati abbattuti, ma catturati e trasferiti, la maggior parte in strutture da loro gestite. Sono poca cosa rispetto ai 400 che ogni anno possono essere abbattuti a caccia in Toscana, ma credo comunque che, per chi ha certe sensibilità, sia un risultato significativo.
Volevo anche ringraziare gli operatori delle ditte Agrofauna e Dream, che hanno gestito le operazioni con serietà e professionalità, anche quando subivano sistematiche azioni di disturbo. Il Direttore e l’ufficio conservazione del Parco che hanno sempre coordinato le operazioni nel migliore dei modi. Le istituzioni che ci sono state sempre a fianco aiutandoci a gestire situazioni complicate: dalla Prefettura di Grosseto, al Ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, massima carica dello stato in materia, che con la chiara risposta ad un’interrogazione il 9-3-2023 ha dissipato ogni dubbio sull’importanza dell’eradicazione del muflone all’Isola del Giglio per la tutela della biodiversità. La Regione Toscana che sin dall’inizio sottoscrivendo un protocollo con il Parco ha condiviso gli obbiettivi del progetto e ha portato avanti con coerenza la parte di sua competenza. Il Comune dell’Isola del Giglio, che, sottoscrivendo il progetto, ha aderito formalmente alle
finalità di esso facendo sempre sentire la sua condivisione.

Ma sento il dovere di ringraziare molto anche il mondo scientifico, al quale sono particolarmente legato per il sostegno al nostro progetto.  A cominciare da ISPRA per i pareri tecnici, a Jon Paul Rodriguez Chair della Species Survival Commission  e Juan Herrero chair del “Caprinae specialist group” dell’IUCN, i migliori specialisti italiani di ungulati a partire del Prof. Sandro Lovari e dai Professori Marco Apollonio e Pier Giuseppe Meneguz, specialisti del muflone ed autori del testo relativo alla specie nella fauna d’Italia, i professori Luigi Boitani, Francesco Dessì Fulgheri, Folco Giusti e Silvano Toso, che non hanno certo bisogno di presentazioni, il Prof.Alessandro Chiarucci presidente della Società botanica italiana, la Società Italiana di Ecologia che ha approvato all’unanimità un documento di sostegno all’azione di eradicazione del muflone all’isola del Giglio, in occasione del suo congresso tenutosi a Siena nel settembre 2022 al quale hanno
partecipato più di 200 specialisti.

Infine, un grande ringraziamento alle forze dell’ordine: alla Polizia Provinciale ed all’Arma dei Carabinieri, sia nella componente territoriale che in quella forestale con i reparti parco e biodiversità. Mi riferiscono che qualcuno sui social ha giudicato negativamente la presenza di personale delle forze dell’ordine sull’Isola. Sinceramente non ne capisco il motivo, per ogni cittadino onesto la presenza di chi è deputato a far rispettare le leggi non dovrebbe essere motivo di preoccupazione. Personalmente dovunque io sia, se vedo la presenza di personale delle forze dell’ordine, mi sento più tranquillo e sicuro. Vista la conclusione delle operazioni revocherò l’ordinanza di divieto di acceso nel Parco e ne sono felice. Mi è molto dispiaciuto dover precludere aree del parco a tranquilli escursionisti che vogliono godere della straordinaria bellezza dell’isola del Giglio, ma purtroppo le continue azioni di disturbo, i danneggiamenti ed i furti lo hanno reso
inevitabile.”


Sito web mittente: http://www.islepark.it/




11 Novembre 2023


Il CNR assegna il primo posto al progetto “Isole rare”
del Parco Nazionale Arcipelago Toscano


Con il Progetto  “Isole rare – Monitorare per conservare la biodiversità di specie e habitat delle Isole Toscane”, il Parco Nazionale Arcipelago Toscano si aggiudica il primo posto nella graduatoria delle 57 domande su 85 presentate al bando pubblico emesso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) nell’ambito delle attività del National Biodiversity Future Center (NBFC) che chiedeva progetti finalizzati al monitoraggio, conservazione, ripristino e valorizzazione della biodiversità in enti parco e aree marine protette.

“Le isole toscane hanno biodiversità e habitat importanti - ha commentato Sammuri - che richiedono grande impegno e attenzione nel monitoraggio e nella conservazione. In questo progetto abbiamo voluto inserire metodologie innovative ma anche la comunicazione e la sensibilizzazione degli stakeholder, strategici per la buona riuscita delle misure di conservazione. L’ottimo punteggio nella valutazione del progetto (90 su 100) ci dice che stiamo lavorando bene e ci motiva a fare sempre meglio per la funzione più importante per un parco: la conservazione della biodiversità. Sono molto soddisfatto e ringrazio lo staff ed in particolare l’ufficio conservazione per l’ottimo lavoro che svolge, confermato dall’esito di questo bando”

Il progetto si svilupperà in azioni distribuite in 20 mesi, dal febbraio 2024 al settembre 2025. Il Budget complessivo è pari a 340.000 € di cui 200.000 finanziati dal bando PNRR gestito dal CNR.

I contenuti del progetto

Il progetto interessa, con azioni dirette, buona parte del territorio dell’Arcipelago, tra cui le isole di Capraia, del Giglio, di Pianosa e di Montecristo, con ricadute in termini di benefici e di sensibilizzazione che vanno ben oltre i confini naturali dell’Arcipelago. L’obiettivo è migliorare lo stato di conservazione di alcune specie ed habitat inseriti nelle Direttive UE e/o segnalate come minacciate nelle Red List IUCN italiane, in coerenza con le azioni già intraprese da questo Ente Parco, supportando le attività di conoscenza e di monitoraggio del capitale naturale presente nel contesto dell’Arcipelago Toscano. Sarà inoltre affrontata, su diverse aree di indagine, la tematica dei cambiamenti climatici e di come questi inducano a ridisegnare gli approcci gestionali, rispetto al tema degli impatti sulla vegetazione, agli impatti sulle biocenosi e popolamenti marini, alla conservazione delle specie sensibili alla diversa disponibilità di risorse idriche. Le attività saranno condotte utilizzando tecniche innovative di monitoraggio e raccolta dati, nonché prevedendo specifiche azioni finalizzate a promuovere la divulgazione dei risultati e a comunicare le misure di conservazione adottate dall’Ente Parco.

Le attività di progetto sono suddivise in tre filoni principali.

Il primo pacchetto di azioni è dedicato al tema della mitigazione effetti cambiamenti climatici a Montecristo, Giglio e presso alcuni isolotti minori dell’Arcipelago Toscano sia a terra che a mare. Per gli aspetti vegetazionali si prevede di analizzare il cambiamento della copertura vegetazionale dell’isola di Montecristo e degli isolotti minori dell’Isola d’Elba (Isola di Palmaiola; Isola di Cerboli, etc.) eseguendo, inoltre, un’analisi della composizione delle specie vegetali nelle aree maggiormente cambiate per quantificare il livello di biodiversità attuale e modellizzare i cambiamenti. Per la parte a mare l’Ente intende avvalersi della recente tecnologia di analisi del eDNA metabarcoding. Per quanto riguarda infine l’indagine di specie sensibili ai cambiamenti climatici verrà realizzato uno studio genetico sulle popolazioni del Discoglosso sardo (Discoglossus sardus) per caratterizzare il grado di divergenza e di diversità genetica delle popolazioni dell’anfibio presso le isole di Montecristo e del Giglio, al fine di definire in modo puntuale il loro grado di unicità, nonché i trend demografici recenti.


Il secondo pacchetto di azioni è finalizzato all’incremento delle conoscenze sull’avifauna e interventi di restoking. Si prevede di realizzare una serie di attività volte a tutelare specie ornitiche che frequentano l’Arcipelago in particolare per il rafforzamento della popolazione italiana di Falco pescatore (Pandion haliaetus) e per la reintroduzione del Barbagianni (Tyto alba) a Pianosa. Ultimo aspetto che verrà indagato in questo pacchetto di azioni è l’impatto del fenomeno del bycatch sui procellariformi presso l’isola di Capraia.


Il terzo pacchetto di azioni è focalizzato sulle fondamentali attività di comunicazione e sensibilizzazione. Punto focale dell’azione è l’allestimento presso l’isola di Capraia uno spazio espositivo dove verranno proiettate immagini dalle telecamere dei nidi di Falco pescatore, della Foca monaca o di altre specie di interesse conservazionistico. Nell’ambito di questa azione è infatti prevista anche l’installazione di due telecamere: una per il monitoraggio di specie di importanza per la conservazione e la divulgazione (es, Barbagianni, Marangone, Berta maggiore, Passero solitario etc) e una per aree particolarmente significative per la biodiversità come lo “Stagnone”, unica area umida dell’isola di Capraia. Il punto espositivo verrà allestito nel locale adiacente all’attuale Centro di Educazione Ambientale dell’isola.


Sono inoltre previste attività di formazione del personale tecnico (guide parco e forze dell’ordine) per aumentare la professionalità e moltiplicare l’effetto comunicativo. Verranno svolti eventi di Citizen science rivolti alla cittadinanza per aumentare la consapevolezza dell’importanza delle specie/habitat presenti sulle isole dell’Arcipelago, delle attività svolte dall’Ente e del contributo che ciascuno può dare per la tutela attiva di specie/habitat di interesse conservazionistico. Il sito dell’Ente Parco verrà inoltre implementato con pagine dedicate allo svolgimento del progetto per una più diffusa comunicazione delle attività. Sono previste infine azioni di networking per la condivisione delle attività e dei risultati di progetto con altre aree protette per favorire la replicabilità delle azioni svolte.


Le attività del progetto saranno occasione anche di forte interazione con i diversi stakeholder che operano nel territorio del Parco Nazionale Arcipelago Toscano. Sicuramente verranno coinvolte in differenti azioni le numerose Guide Parco che rappresentano un segmento importante per l’ente gestore e uno strumento efficace sul territorio. L’Ente Parco ha formato, negli ultimi anni, oltre sessanta Guide Parco terrestri e altrettante Guide Parco sub. Tali operatori hanno una buona conoscenza delle caratteristiche ambientali dell’area naturale protetta e rappresentano non solo collaboratori preziosi nelle fasi di raccolta campioni e monitoraggio, ma rivestiranno un ruolo fondamentale anche nella gestione delle attività divulgative e di sensibilizzazione che verranno a cascata, a valle delle attività di ricerca.


Sito web mittente: http://www.islepark.it/







30 Luglio 2023


“QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO”
 DI VIA MARCELLO SCOTTI A PROCIDA

 
La Villa Scotto Pagliara, in Via Marcello Scotti, nasce come residenza dell’omonima famiglia di armatori procidani. Nel 1957, dopo che l’edificio era stato, per diversi anni, sede dell’Hotel Miramare, Matilde Scotto di Pagliara lo donò, mediante Disposizione Testamentaria, all’ Ordine dei Frati Predicatori Domenicani di Napoli.

 
AGICOM24 – Sebastiano Cultrera
Non è un giallo, come quello di Gadda, ma è una vicenda che deve fare riflettere ed incrocia il passato dell’isola di Procida con il futuro.

 
È accaduto spesso, a Procida che importanti famiglie abbiano, nei decenni (e secoli) passati, donato immobili ad Enti di beneficenza, soprattutto ecclesiastici. Tra tutti ricordiamo il caso della donazione (alcuni decenni fa) di ingenti proprietà (tra cui l’isolotto di Vivaro) da parte della famiglia Scotto La Chianca all’Ente Albano francescano. Quella donazione ha dato, poi adito ad una lunga contesa giudiziaria, fino alla definitiva (ri)acquisizione agli eredi di quella famiglia, di quel patrimonio, a causa di dimostrate (e riconosciute giudiziariamente) inadempienze dell’Ente gestore.
 
A Via Marcello Scotti un’altra importante famiglia procidana, quella degli Scotto di Pagliara (che hanno annoverato armatori, e uomini di chiesa e di cultura) donò ad un Ente religioso (legato alla devozione della Madonna dell’Arco) una intera villa-palazzo per fini benefici.;:  Tale struttura è stata gestita per anni dai frati dell’Ordine dei Predicatori. E ricordiamo tutti frotte festanti di ragazzi che venivano, negli anni a fare gioiose vacanze marine in quella struttura. Il palazzo-villa Scotto di Pagliara è stato crocevia di tante “colonie estive” di tante generazioni di orfani o ragazzi poco abbienti assistiti dai frati.
 
La Villa Scotto Pagliara, in Via Marcello Scotti, nasce come residenza dell’omonima famiglia di armatori procidani. Nel 1957, dopo che l’edificio era stato, per diversi anni, sede dell’Hotel Miramare, Matilde Scotto di Pagliara lo donò, mediante Disposizione Testamentaria, all’ Ordine dei Frati Predicatori Domenicani di Napoli.
 
Adesso non sappiamo se la vicenda di Vivaro e dell’Albano Francescano abbia fatto diventare tutti più prudenti, ma fatto sta che l’Ordine, recentemente, ha operato una stretta e accentuato il controllo sulla destinazione dei propri beni, in particolare, proprio sulla Villa Pagliara. E ha cominciato a mettere i puntini sulle i su alcune cose che non andavano, onde evitare derive che nulla avevano a che fare con i fini di beneficenze dell’ordine e neanche con la lettera del lascito testamentario. Ha revocato, quindi, alcuni incarichi fiduciari e rivendica il pieno possesso dell’immobile, oltre la prosecuzione dei lavori IN PROPRIO, in conformità con la pratica burocratica istituita.
 
Ciò al di là di altri contenziosi in atto che mirano a definire, anche giudiziariamente, la nullità di alcuni atti collaterali. Alla luce dell’esposto, si sostiene chiaramente che la titolarità delle autorizzazioni edilizie sia in capo all’Ordine stesso: venuto meno il rapporto fiduciario con il delegato pro tempore. Sembrerebbe che la revoca, sia avvenuta in seguito alla verifica di attività di carattere speculativo che esulano dalle attività dell’Ordine.
 
L’esposto-denuncia ha un antefatto, perché, ad inizi di luglio, alle 10, arrivarono i Carabinieri davanti alla Villa Scotto di Pagliara, allertati dai padri domenicani di Madonna dell’Arco. Alcune persone, accedendo attraverso il cantiere dell’albergo Arcate, si sono introdotte in villa abbattendo le protezioni fatte istallare dalla proprietà.
I carabinieri identificarono gli operai della ditta che esegue i lavori di ristrutturazione per conto della Letmedo che esibisce i propri titoli e permessi a costruire ma che i Domenicani considerano illegittimi. Anche il nome del direttore dei lavori che compare ora sulla tabella è stato modificato.

Non è più l’architetta procidana Paola Esposito. Il suo nome appare cancellato mentre compare quello dell’arch. Caterina MusellaSulla efficacia degli atti e nel merito della questione giudiziaria non entriamo, non avendo elementi e, soprattutto, in attesa di pronunce delle Autorità Competenti.
C’è da dire che credo sia interesse della intera comunità preservare quell’immobile a delle finalità sociali e credo che chiunque si trovi a tutelare gli interessi pubblici, ad ogni livello, debba tenere conto anche di questo. La Storia di Procida non può correre il rischio di essere mercificata.

 
 

Questa Villa è stata la nostra sede dal 2003 al 2023





23 Luglio 2023


A Marettimo, la più selvaggia delle Egadi, una foresta di corallo nero, colonia di biodiversità

di Lorenza Cerbini



Si trova a 63 metri di profondità la popolazione di corallo nero documentata al largo dell’isola di Marettimo. Una foresta bianca e flessuosa cercata e individuata con la caparbietà di chi crede nelle proprie scelte da Giovanni Chimienti, biologo marino dell’Università di Bari e National Geographic Explorer. «Nella memoria storica dei pescatori locali il corallo nero è presente, a volte trovato nelle reti, ma nessuno fino ad oggi lo aveva localizzato con certezza», dice Chimienti. Un tesoro, un’intera foresta a cui «le Egadi devono la loro grande biodiversità marina». La ricerca ha richiesto tre spedizioni raccontante nel docufilm Il bianco nel blu, regia di Igor D’India, “prima” serale a Marettimo stesso come apertura del locale Italianfilmfest (19-22 luglio).
Raro e bellissimo, è stato scoperto dal biologo marino dell’Università di Bari Giovanni Chimienti. Il risultato della ricerca, finanziata da Sea Beyond, il progetto di Gruppo Prada e Unesco, e National Geographic, è diventata un documentario

Tutto è iniziato nel 2018, quando Chimienti ha avviato le sue ricerche sul corallo nero nel Mediterraneo rintracciandolo alle isole Tremiti. Un segnale servito a infondere coraggio e a non demordere. Non gli bastava un rametto, cercava qualcosa di più consapevole che «la scoperta è la ricompensa migliore per ogni scienziato». In testa un’idea precisa. «Seguire il corso delle acque levantine intermedie, in altre parole le correnti fredde e di profondità del Mediterraneo». Che lo hanno portato fino a Marettimo «l’isola più selvaggia delle Egadi e ricchissima di specie. Mi sono domandato: certe cernie, certi dentici e aragoste, devono godere di un habitat di profondità idoneo. La posidonia, di cui l’area è ricca, da sola non può assolvere a questo compito». Lì sotto, nel deep blue, il mare profondo e sconosciuto, dovevano nascondersi i coralli.

Coralli preziosi
Chimienti cercava i più preziosi, quelli neri, così particolari, «bianchi all’esterno, ma con uno scheletro scuro, flessibile e robusto per resistere alle forti correnti». I biologi marini hanno iniziato a occuparsi di questi animali nel Mediterraneo soprattutto a partire dal Duemila. «Lungo le coste pugliesi fu fatta una scoperta accidentale di coralli di acque fredde. Si credevano estinti», spiega Chimienti, oggi tra i maggiori esperti al mondo di queste specie. «Il corallo nero vive a grandi profondità, a partire dai 60 metri e ha un decorso lunghissimo. Ne è stato trovato, in altre aree del pianeta, con 2.100 anni di storia ed era ancora attivo. Un laboratorio naturale per studiare i cambiamenti climatici».






22 Luglio 2023


Oltre due milioni di euro per i Comuni della Riserva della Biosfera MAB UNESCO “Isole di Toscana”
Attraverso il Parco Nazionale Arcipelago Toscano  saranno finanziati  progetti sulla sostenibilità


Dopo le sostanziose opportunità offerte dal programma Parchi per il Clima per le annualità 2019, 20220 e 2021 e i finanziamenti concessi alle scuole per le annualità 2022/2023, si prospetta un’altra importante tornata di finanziamenti destinata ai Comuni che fanno parte della Riserva della Biosfera MAB UNESCO Isole di Toscana, di cui è gestore l’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano. Si tratta di una rinnovata occasione in cui il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica riconosce fondi dedicati a favore di quei territori che rientrano nel Programma UNESCO “Man and the Biosphere” e che l’Ente Parco coordina in termini di tutela, valorizzazione e promozione.
Le proposte progettuali, finanziabili al 100%, dovranno essere riferite alle seguenti cinque tipologie di intervento:

a) adattamento ai cambiamenti climatici;

b) efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico;

c) realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile;

d) gestione forestale sostenibile;

e) innovazione tecnologica per il supporto alla prevenzione e al governo degli incendi boschivi.

L’Avviso pubblico riferito al Programma “Siti naturali UNESCO per il Clima 2023” è stato pubblicato lo scorso 10 luglio 2023 sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: https://www.mase.gov.it/bandi/avviso-pubblico-il-programma-siti-naturali-unesco-il-clima-2023.
Si tratta di risorse derivanti dai proventi delle aste delle quote di emissione di CO2, di cui al decreto 31 dicembre 2020, n. 280, che saranno assegnate ai diversi Enti gestori per finanziare progetti presentati dai Comuni che fanno parte dei territori tutelati come siti UNESCO.
Con riferimento alla Riserva della Biosfera MAB UNESCO Isole di Toscana (che coinvolge 10 Comuni competenti territorialmente per le 7 isole dell’Arcipelago Toscano: Giglio, Giannutri, Capraia, Gorgona, Elba, Montecristo, Pianosa) sarà possibile presentare progetti per un importo totale complessivo pari 2.018.762 €.
Le proposte progettuali, secondo i requisiti prescritti nell’Avviso pubblicato dal MASE dovranno essere trasmesse dall’Ente Parco al Ministero entro la data del prossimo 30 settembre.
Allo scopo di predisporre per tempo la candidatura comprensiva delle diverse proposte progettuali, l’Ente Parco ha già coinvolto i Sindaci delle dieci Amministrazioni Comunali che fanno parte del PNAT e della Riserva della Biosfera MAB UNESCO.


Sito web mittente: http://www.islepark.it





16 Luglio 2023


Disponibili le nuove carte dei sentieri di Capraia e di Giglio e Giannutri
e la guida dei percorsi escursionistici capraiesi


Sono state pubblicate in questi giorni le nuove carte dei sentieri 4Land specifiche per l’Isola di Capraia e per le Isole del Giglio e di Giannutri in scala 1:15.000. Si tratta delle carte dei sentieri ufficiali del Parco Nazionale Arcipelago Toscano con una descrizione dei percorsi consigliati, le indicazioni per poter scegliere il percorso più adatto in base alle difficoltà e con le istruzioni e il Qr code per il collegamento alla App Avenza Maps: la App per tutti i tipi di smartphone attraverso la quale è possibile scaricare gratuitamente la carta digitale aggiornata dei sentieri del Parco Nazionale. Le carte sono state stampate su una carta impermeabile e antistrappo. A breve la stessa grafica sarà disponibile anche su nuovi pannelli dei sentieri che saranno posizionati lungo i percorsi e che saranno consegnati alle strutture ricettive che hanno aderito al percorso di certificazione della carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) nelle Aree Protette. Ciascuna delle due
nuove carte ufficiali dei sentieri del Parco Nazionale è in vendita al costo di 9 euro.
Altro impegno editoriale di questi stessi giorni è la piccola guida dedicata ai sentieri del Parco Nazionale a Capraia; si tratta di una brochure tascabile che raccoglie i 7 itinerari principali dell’isola, ma che illustra anche i più interessanti siti di interesse botanico, storico e archeologico. La guida è rivolta ad ogni tipo di escursionista, dal visitatore meno pratico a quello più esperto, con percorsi dislocati in tutta l’isola, descritti con accuratezza e indicazione del grado di difficoltà. Il costo della brochure è di 2 euro.

Le tre nuove pubblicazioni sono disponibili in vendita nei Punti Informativi del Parco al Giglio e a Capraia

INFO PARK - CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE “LA SALATA” - CAPRAIA Aperto dal 1° aprile al 1° novembre - ingresso gratuito. tel. 320 9606560 - 347 7714601.

INFO PARK GIGLIO PORTO - Via Provinciale, 9 - Giglio Porto - tel. 0564 809400. Presso la sede della Pro Loco Isola del Giglio

Aperto da marzo a ottobre: tutti i giorni, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00 e    da novembre a febbraio: lunedì, mercoledì e sabato dalle 9:00 alle 13:00.

Sito web mittente: http://www.islepark.it


* * *

I Magnifici Quattro: una storia elbana di uomini e minerali con il Prof Giuseppe Tanelli


“I Magnifici Quattro: una storia elbana di uomini e minerali”. L'Elba custodisce un eccezionale patrimonio geomineralogico: elbaite, tormalina che impreziosisce il granito; ilvaite, pirite, ematite e magnetite nei giacimenti di ferro. Sono i ricercati campioni presenti nei più' prestigiosi musei naturalistici del mondo e i testimoni di una storia geologica vecchia di milioni di anni. A San Piero, nel Comune di Campo nell'Elba, si trova il MUM, Museo dedicato a Luigi Celleri che, insieme con Giuseppe Pisani, Raffaello Foresi e Giorgio Roster, nel corso del XIX secolo, raccolsero e valorizzarono la scienza e la cultura dei minerali elbani. Celebriamo questi “Magnifici Quattro” in una conferenza a loro dedicata a cura del Prof. Giuseppe Tanelli, geologo e primo Presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
Si tratta di una iniziativa nell'ambito del programma “Estate a Forte Inglese” una serie di conferenze serali estive, a partecipazione libera, senza la prenotazione, seguite da una breve visita guidata del Forte Inglese e della Mostra fotografica di Giorgio Roster, organizzate dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano in collaborazione con il Comune di Portoferraio. Vi aspettiamo alle ore 21 a Portoferraio, Forte Inglese – Durata: 2 ore.l

Programma


Sabato 29 luglio


1874-1883, i dieci anni di passione mineralogica di Giorgio Roster all’isola d’Elba


Conferenza di Federico Pezzotta, mineralogista e Direttore Scientifico del Museo Mineralogico MUM di San Piero. Giorgio Roster professore di Igiene all’Università di Firenze, tra il 1974 e il 1883 compì scavi e ricerche all’Elba e tra San Piero e San Ilario rinvenne tra i più spettacolari e preziosi campioni mineralogici costituendo una collezione unica, oggi integralmente conservata al Museo di Mineralogia dell’Università di Firenze. Ritrovo: ore 21 Portoferraio, Forte Inglese – Durata: 2 ore.


Sabato 5 agosto


L’Elba vista da fuori. Osservazioni sul territorio dell’isola tra Ottocento e Novecento


La riunificazione sotto la Francia dell’isola d’Elba (1801) vede arrivare sull’isola un gran numero di scienziati, naturalisti e geologi che rilevano ogni possibile dato al fine di sfruttare al meglio il territorio: inizia per l’Elba la fase moderna in cui il territorio è osservato con occhi diversi. Conferenza di Gloria Peria e Marina Segnini. Ritrovo: Forte Inglese, Portoferraio ore 18 – Durata: 2 ore.


Giovedì 10 agosto


Giorgio Roster pioniere della fotografia scientifica


Giorgio Roster (Firenze, 1843-1927) fu uno scienziato eclettico: la pratica di laboratorio lo avvicinò all’uso della fotografia, che egli intese fin dalle prime applicazioni quale fondamentale ausilio di conoscenza, di didattica, di sperimentazione nel campo della ricerca scientifica. Conferenza a cura di Stefano Casati, in collaborazione con il Museo di Storia della Scienza Galileo di Firenze. Ritrovo: ore 21 Forte Inglese, Portoferraio – Durata: 2 ore.


Domenica 27 agosto


Tre intellettuali toscani all’Elba tra Ottocento e Novecento.


Conferenza a Forte Inglese con lo storico Giuseppe Massimo Battaglini . Tre intellettuali toscani all’Elba tra Ottocento e Novecento Un artista, Telemaco Signorini: (1835 - 1901), un letterato, Renato Fucini (1843-1921), uno scienziato, Giorgio Roster (1843- 1927). Ritrovo: ore 21 Forte Inglese, Portoferraio – Durata: 2 ore.







7 Luglio 2023


La Foca monaca continua a frequentare l’Isola di Capraia  


Capraia continua ad attrarre numerosi turisti sia per le sue acque cristalline e le sue coste incontaminate, sia per i suoi straordinari paesaggi ed eccellenti produzioni enogastronomiche. Ma anche la Foca monaca, ritornata a frequentare l’isola nel 2020, non disdegna di tornare a Capraia con periodiche visite nella “storica” grotta che porta il suo nome.
Nuove eccezionali immagini video sono state registrate, infatti, grazie anche ad una nuova telecamera in 4K, nel mese di giugno. La foca, ripresa in primo piano con il suo curioso musetto a pelo d’acqua, ha nuovamente soggiornato per alcune ore in quella che sembra essere diventata una destinazione decisamente molto apprezzata.
La nuova segnalazione è di grande importanza per le attività di monitoraggio condotte dal Parco Nazionale, con il supporto dei ricercatori di ISPRA e con il contribuito della Blue Marine Foundation, soprattutto in considerazione del fatto che è la quarta volta che abbiamo immagini registrate della foca nella grotta nel corso degli ultimi dieci mesi. Una frequentazione decisamente assidua, protrattasi in alcuni casi per due giorni consecutivi, che testimonia come questa specie sia tornata a frequentare in modo assiduo la grotta che è stata un sito di riproduzione fino a 70-80 anni fa.
“Siamo veramente entusiasti – ha affermato il Presidente del PNAT Giampiero Sammuri – per quanto sta succedendo a Capraia, isola assolutamente ricca di biodiversità a terra e a mare. La frequentazione della Foca monaca è segno di un’ottima qualità delle acque e degli ambienti costieri dell’isola, condizioni che fanno di Capraia una delle mete turistiche più apprezzate del Mar Tirreno. Sono in costante contatto con il Sindaco Lorenzo Renzi per aggiornarlo sugli sviluppi dei monitoraggi e per condividere con l’Amministrazione Comunale tutte le azioni necessarie per tutelare questa specie di eccezionale valore conservazionistico a livello internazionale.”


VIDEO DELLA FOCA MONACA A CAPRAIA https://youtu.be/Pp_mDWNgDjQ







23 Giugno 2023


Tremiti, Egadi, Eolie e Capraia le isole più sostenibili d’Italia.
Male Elba e Ischia.
E nel complesso tutte migliorano troppo lentamente



 
Tra gestione dei rifiuti, mobilità a zero emissioni, ciclo delle acque, energia da fonti rinnovabili e lotta al consumo di suolo, l’indice di sostenibilità medio delle isole italiane è fermo al 40 per cento: tra le più virtuose Tremiti, Egadi, Eolie e Capraia, il cui indice si attesta intorno al 50%, mentre più indietro sono la Maddalena, l’Elba e Ischia, che ancora non arrivano al 30%. È quanto emerge dai dati del quinto rapporto ‘Isole Sostenibili – Le sfide della transizione ecologica nelle isole minori’ curato dall’Osservatorio sulle isole minori di Legambiente e dall’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr che, per la prima volta, hanno calcolato l’indice di sostenibilità medio di 27 piccole isole marittime abitate, tenendo conto delle performance legate a criteri legati a consumo di suolo, rifiuti, acqua, energia, aree protette, mobilità e regolamenti edilizi. “Nonostante dei timidi passi avanti, in Italia sulle isole minori la piena sostenibilità è ancora un traguardo lontano” spiega Legambiente.
 
Le isole più virtuose e quelle meno sostenibili Guardando alle singole isole, tra quelle più avanzate nel percorso di sostenibilità ci sono le isole Tremiti con un indice pari al 53%, seguite dalle Isole Egadi (Favignana, Marettimo, Levanzo), le Eolie (Lipari, Vulcano, Stromboli, Panarea, Filicudi e Alicudi), le Isole Pelagie (Lampedusa e Linosa) che raggiungono il 49%, e dall’isola di Capraia che si attesta al 47%. Segno che si sta puntando su politiche territoriali capaci di coniugare sostenibilità ambientale, innovazione e attenzione per il territorio. In ritardo, invece, La Maddalena, con un indice pari al 21%, l’Isola d’Elba (26%) ed Ischia (29%).
 
Dalla differenziata alle perdite di rete – Rispetto alle singole tematiche che vanno a comporre l’indice di sostenibilità complessivo, emergono le diverse velocità delle isole. Da un lato si evidenziano le buone performance di raccolta differenziata delle isole di San Pietro e Sant’Antioco che hanno raggiunto rispettivamente l’84% e l’82% di raccolta differenziata, con un tasso pro-capite di rifiuto prodotto inferiore a 600 chilogrammi all’anno per abitante, seguite dalle isole Egadi (80% e rifiuti pro-capite prodotti inferiori a 750 chilogrammi per abitante) e Pantelleria (78%, 578 chilogrammi all’anno per abitante). Indietro nella raccolta differenziata Ponza, Lampedusa e il Giglio, che hanno rispettivamente una raccolta differenziata del 9%, 20% e 30%, con una produzione di rifiuti pro-capite di 835, 1.158 e 1.043 chilogrammi all’anno per abitante. Sul fronte delle perdite di rete le isole Tremiti fanno registrare il tasso più basso (9%), seguite da Lampedusa (17%), isola del Giglio (25%), Ischia e Procida (rispettivamente 26% e 27%). La dispersione idrica più alta si registra a Ponza (68%), Maddalena (62%), Sant’Antioco e l’Elba (58% e 54%), e San Pietro (52%). Sul lato della mobilità, il più basso tasso di motorizzazione spetta a Capri (31 auto ogni 100 abitanti), seguita da Procida (46), Ponza e Ventotene (entrambe con 51 auto ogni 100 abitanti). Indietro invece le isole Egadi e Pantelleria (rispettivamente 94 e 90 auto), Capraia e l’Elba (73 e 72), Salina (71). Il parco auto più nuovo spetta all’isola d’Elba e San Pietro con il 49% delle auto con classe emissiva pari o superiore all’Euro5. Le maggiori installazioni di fotovoltaico in termini assoluti si trovano ad Ischia, l’Elba, Sant’Antioco, San Pietro e alle Egadi che da sole rappresentano circa il 73% della potenza installata. Per quanto riguarda il consumo di suolo, i dati Ispra evidenziano un’accelerazione a una perdita di superficie agricola pari al 2,6%.
 
L’impatto della crisi climatica – Il rapporto contiene anche un approfondimento sugli impatti che la crisi climatica sta avendo sulle isole minori. Secondo l’Osservatorio CittàClima di Legambiente, dal 2010 al 22 maggio 2023, sulle isole minori si sono registrati 14 eventi climatici estremi di cui 5 allagamenti e alluvioni da piogge intense, tre danni da mareggiate, due frane da piogge intense e un caso ciascuno per danni da trombe d’aria, danni alle infrastrutture, siccità prolungata e danni da grandinate violente. Da sottolineare anche il costo in termini di vite umane: 14 le vittime, 12 legate alla tragedia di Casamicciola, a Ischia nel 2022, e due alla tromba d’aria di Pantelleria.
 



 

10 Giugno 2023


Giglio e Giannutri Ecco il programma per un’estate immersi
nell’area protetta del Parco Nazionale Arcipelago Toscano


Per un’alternativa alla spiaggia Il parco propone il programma “E... state nel Parco” per tutti. Famiglie, ragazzi e bambini alla scoperta della natura e della storia dell’isole; escursioni, visite guidate, laboratori didattici, conferenze e citizen science per vivere intensamente la natura e la cultura dell’Area protetta. Previsto anche un programma specifico “E... state nel Parco Junior” con Laboratori gratuiti per bambini da 6 a 11 anni, educazione ambientale, giochi didattici, laboratori; sull’ecosistema marino e sugli ambienti del Parco: specie animali e vegetali, minerali, conservazione, sostenibilità.

Ecco una lista dei prossimi eventi a Giglio e Giannutri
oppure telefonicamente, contattando Info Park, tel. 0565 908231.


GIGLIO

Martedì è il giorno dedicato alla geologia
Il granito: la sua bellezza e i suoi misteri. Sulle tracce degli animali di pietra
Spostamento con mezzi propri in località Le Porte: qui, davanti al panorama che spazia fino a Giannutri, la Guida Parco metterà in luce tutte le possibili caratteristiche conosciute della roccia che caratterizza il 90% dell’Isola del Giglio, il granito. Osserveremo varie manifestazioni geologiche e riconosceremo nella roccia granitica, erosa dal vento, le forme di tanti animali. Saliremo poi a Poggio della Pagana, il punto più alto dell’isola, per ammirare il panorama a 360° sul territorio e il tramonto sulle isole dell’Arcipelago Toscano.
OGNI MARTEDI Ritrovo: 4 ore prima del tramonto, Giglio Castello, Piazza Gloriosa Durata: 4 ore – Difficoltà: media – Su prenotazione. € 8; € 4 ridotto (5 - 12 anni), gratuito 0-4 anni
Ogni mercoledì l’estate è per i più piccoli
Per bambini: appuntamento con la natura
Appuntamento con la scoperta delle ricchezze naturali dell’isola dedicato ai più piccoli: incontri settimanali il mercoledì mattina, che alterneranno un’escursione a piedi alla ricerca dei minerali dell’isola e una passeggiata nel bosco per conoscere, attraverso il gioco, il mondo degli alberi e delle piante. OGNI MERCOLEDI Ritrovo: ore 10 Piazza Gloriosa, Giglio Castello – Durata: 2 ore. Evento gratuito su prenotazione, massimo 10 partecipanti.
Il sabato per ammirare le stelle
Trekking sotto le Stelle, Poggio della Pagana
Escursione serale che, in meno di un’ora di cammino, ci farà raggiungere il Poggio della Pagana a 496 metri sopra il livello del mare, il punto più alto dell’Isola del Giglio, per ammirare il panorama tutto intorno e il tramonto ad Ovest. Cena al sacco a cura dei partecipanti. Appena buio, si ammirerà il cielo stellato e le sue costellazioni in una delle zone a più basso inquinamento luminoso dell’isola. Saranno graditi tra i partecipanti apporti personali sia di materiale tecnico (es. binocoli o telescopi) che di narrazione riguardanti il cielo stellato, per rendere più indimenticabile la serata. Ritrovo: due ore prima del tramonto, Giglio Castello, Piazza Gloriosa - Durata: 3 ore – Difficoltà: media. Su prenotazione, € 8; € 4 ridotto (5 - 12 anni), gratuito 0-4 anni.


GIANNUTRI


Il giovedì tra mare e archeologia a Giannutri
A Giannutri, tra scogliere rocciose e sentieri profumati dalla macchia mediterranea, si ammirano i resti di una villa di epoca romana: antico complesso residenziale con scalo marittimo, un tempo quartier generale per la sosta dei velieri e per l’otium, fu costruito nel I secolo d.C. dalla potente famiglia dei Domizi Enobarbi di cui Nerone fu un discendente. Durata: 40 minuti circa – Difficoltà: facile - Ticket € 8; esenti bambini e ragazzi 0-18 anni, disabili e loro accompagnatori.
È necessario dotarsi di biglietto per il passaggio marittimo. In alternativa è possibile acquistare (online o presso l’Ufficio Info Park) un pacchetto comprensivo di Motonave e vista alla Villa Romana. Ticket € 45, ridotto €28 ragazzi 5-12 anni, esenti bambini 0-4 anni.
La visita è arricchita da nuovi elementi archeologici oggetto di recenti restauri, tra cui il pregevole Mosaico del Labirinto. Ticket 5 €, da acquistare a bordo o sull’Isola, rivolgendosi alla Guida Parco.


Sito web mittente: http://www.islepark.it







8 Maggio 2023

Percorso Botanico a Capraia Isola


Domenica 7 maggio è stato inaugurato il Percorso Botanico di Capraia. Nel cortile dell’Info Park “La Salata” alla presenza di tutti gli autori.
Il Percorso Botanico è un progetto ideato delle aziende agricole capraiesi Arura e San Rocco, diventato poi un'azione da realizzare nell'ambito delle attività programmate nella CETS (Carta Europea Turismo Sostenibile). Realizzato in via sperimentale, è poi cresciuto per un intreccio di collaborazioni virtuose che hanno prodotto, foto, video e schede per documentare una rigogliosa esplosione di colori e profumi della flora di questa isola selvaggia. Durante il percorso è possibile immergersi nei profumi della macchia mediterranea e scoprire i diversi endemismi isolani.

Il lavoro è stato completato con il sostegno e il finanziamento del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, “Abbiamo visto nel progetto una splendida opportunità di promozione del turismo sostenibile, ha detto il Presidente Sammuri - e anche di conoscenza e di promozione dell'area protetta, oltre che di costruzione di valore attraverso la virtuosa cooperazione tra istituzioni, imprese e cittadini, ben centrata nello spirito della Riserva della Biosfera MAB UNESCO delle Isole Toscane”

L’obiettivo centrale è “conoscere per riconoscere” piante, fiori, frutti di piante spontanee di macchia e non solo, creando un luogo permanente di formazione ed esperienza che consenta, a coloro che lo attraversano, di inoltrarsi nell’isola con una maggiore consapevolezza data dal riconoscimento delle principali specie botaniche presenti.

Il percorso, lungo circa 300 metri, si estende lungo l’antica Strada Romana che dal Porto conduce al Paese, passando davanti alla sorgente e attraversando il ponte sul Vado del Porto. Si raggiunge dal Porto a partire dalla Chiesa di Santa Maria Assunta, seguendo la strada per il villaggio “Le Sughere” o dal paese partendo dalla Chiesa di San Nicola, percorrendo via San Leonardo e proseguendo in direzione del Porto costeggiando il Palmento di San Leonardo. Il percorso botanico è  da adesso pronto alla libera fruizione e aperto a tutti, 24 ore al giorno e 365 giorni l’anno. La primavera è il momento ideale per visitarlo.


Sito web mittente: http://www.islepark.it/




6 Marzo 2023



Da giugno riaprirà a Capri la storica via Krupp
Il sindaco Lembo: "ci sarà partenariato pubblico-privato"


Via Krupp, la superpanoramica strada dell'isola di Capri chiusa ormai da anni, riaprirà a giugno.
E' l'annuncio del sindaco Marino Lembo e degli amministratori dell'Isola Azzurra.





"Sono già iniziati i lavori sul costone roccioso di Marina Piccola per la riapertura della storica via Krupp", si legge in una nota diffusa nel pomeriggio.
   La strada era stata chiusa circa un decennio fa a causa di alcuni massi franati, anche per non mettere a rischio l'incolumità delle persone. Oggi sono cominciati i lavori, affidati ad un'impresa che ha partecipato ad una gara indetta dal Comune di Capri e che istituisce un Partenariato pubblico-privato che durerà cinque anni, con un investimento complessivo di circa quattro milioni. "In questo modo - spiega il sindaco Lembo - Via Krupp sarà gestita dal Comune di Capri, che ne resta titolare, ne garantirà pulizia e manutenzione e conserva la facoltà di organizzare eventi e manifestazioni, senza vincoli. Il Partenariato, poi, assegna alla società concessionaria, la responsabilità della gestione delle opere di difesa, della manutenzione del costone roccioso, della sorveglianza e della previsione delle condizioni avverse. Questa divisione di responsabilità e di competenze tra Comune e Concessionario è la formula innovativa che mette insieme l'interesse di tutti". Del resto, spiega il sindaco, l'accesso a via Krupp è gratis, sia per i turisti che per i cittadini dell'isola: non è previsto alcun biglietto, come prevedevano "vecchi programmi rimasti senza successo". Dunque, da giugno, Capri e i suoi visitatori torneranno a godere di nuovo della vista mozzafiato che si ammira da quell'angolo dell'isola scavato nella roccia, che nel 1902 Krupp donò ai capresi e che fu progettato dall'architetto napoletano Emilio Mayer. Una notizia accolta con entusiasmo da parte degli operatori turistici che tornano ad inserire via Krupp nei loro itinerari, ma anche dagli isolani. La strada resterà aperta continuativamente da giugno a settembre e nel periodo natalizio, giorno e notte. In autunno e in inverno, verranno svolti i lavori di manutenzione e di miglioramento delle opere di difesa.

Fonte : ANSA




11 Febbraio 2023



Esperienza esclusiva a contatto con la natura di Giannutri, nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
Due proposte di escursione speciale organizzate dal Parco il 19 marzo e il 24 aprile


All’inizio della primavera, un’intera giornata a Giannutri per vivere un'esperienza esclusiva con visita dell’area archeologica della Villa Romana e trekking naturalistico con le Guide Parco.
È possibile prenotare direttamente su www.parcoarcipelago.info/giannutri. il passaggio in motonave, l’escursione naturalistica e la visita al sito archeologico della Villa Romana dei Domizi Enobarbi arricchito da nuovi elementi archeologici oggetto di recenti restauri; infatti in seguito alle operazioni di consolidamento di tre stanze mosaicate, tornano a splendere gli ambienti delle tabernae, decorati da mosaici geometrici.
Una proposta completa che consente al visitatore di scoprire tutti i tesori della più meridionale delle isole dell’Arcipelago sulla quale Parco sta lavorando per migliorarne la fruizione i suoi servizi.  Già a luglio 2020 sono stati inaugurati i bagni pubblici realizzati dal Parco Nazionale grazie alla collaborazione con il Comune di Isola del Giglio che ha concesso il terreno. Un primo significativo passo verso la creazione di un centro funzionale pubblico il cui cantiere ha già portato alla bonifica dell'area interessata dai ruderi di vecchi cantieri.
Interventi che si aggiungono a quelli della Soprintendenza per la ristrutturazione dell'immobile a Cala Maestra. Segnali importanti che testimoniano l'attenzione sulla piccola isola e il reimpiego sul territorio anche delle risorse introitate con il ticket di ingresso all’Isola.
Dettagli della visita prevista per il 19 marzo e il 24 aprile. Ritrovo ore 9:00 con la guida a Porto Santo Stefano, imbarco Banchina Toscana traghetto Maregiglio (partenza ore 9:30. Arrivo a Giannutri dopo un’ora di navigazione. Visita guidata al complesso archeologico della Villa Romana; dalla baia di Cala Maestra si raggiungono i resti di una Villa di epoca romana tra le scogliere rocciose e i sentieri profumati della macchia mediterranea. A seguire la visita naturalistica, trekking al Faro, che porterà i partecipanti all’interno dell’area protetta e avrà durata di circa due ore, il percorso sarà adeguato alla stagione e alle condizioni metereologiche. La pausa pranzo, con pranzo al sacco a cura dei partecipanti, sarà prevista al termine della visita storica o lungo il percorso naturalistico in base al tempo a disposizione. Partenza da Giannutri alle ore 16:00 e arrivo a Porto Santo Stefano perle 17:00 ca.

Costo: € 60 intero, ridotto € 40 ragazzi 5-12 anni, esenti bambini 0-4 anni.

Sarà possibile prenotare e acquistare online tutti i servizi del Parco.
Rimane comunque a disposizione l’ufficio Info Park tel. 0565-908231, e-mail: info@parcoarcipelago.info






27 Gennaio 2023

Visite all'isola di Montecristo


Da sabato 28 gennaio si potrà prenotare online la visita guidata all’Isola di Montecristo

 
Dalle ore 9 di sabato 28 gennaio si aprono le prenotazioni online per il 2023, il calendario sarà on line, sul sito:
 
Sono previste 23 date a partire dal 18 marzo. La prenotazione è nominativa e comporta il pagamento immediato con carta di credito sul sito di prenotazione.
La visita, organizzata dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano in accordo e con il supporto operativo del Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica, prevede la partenza da Piombino Marittima e lo scalo a Porto Azzurro (Isola d’Elba); in due casi – 20 maggio e 16 giugno – le partenze sono programmate con partenza ed arrivo a Porto S. Stefano, con scalo all’Isola del Giglio.

Anche per il 2023, al fine di agevolare le prenotazioni dedicate ai residenti nelle isole dell’Arcipelago Toscano si possono prenotare online anche i 100 posti riservati al costo di € 60 a persona. Attenzione però, i residenti potranno esercitare la prelazione prenotando entro il 6 marzo 2023; se entro quella data non saranno stati prenotati tutti i 100 posti a costo agevolato, quelli rimasti liberi saranno resi disponibili a costo pieno per tutti.
 
Ogni data del calendario consente la visita a 75 persone. Il costo dell’escursione è di euro 130 € a persona comprensivo di trasporto marittimo a/r e del servizio Guida. Età minima dei partecipanti 12 anni. In caso di condizioni meteo avverse saranno proposte date di recupero.
 
Si raccomanda di leggere le informazioni dettagliate sulle modalità di visita, sulla tipologia di escursione, sul calendario completo e sulle regole di comportamento disponibili sul sito di prenotazioni: https://www.parcoarcipelago.info/montecristo/

Per ogni ulteriore richiesta di chiarimento si può contattare Info Park tel. 0565 908231 e-mail info@parcoarcipelago.info L’orario dell’ufficio Info park: fino al 31 marzo 9/15 LUN-SAB e 9/13 DOM dal 1° aprile al 31 ottobre LUN-DOM 9/19.
Montecristo è una delle isole più importanti per la tutela della biodiversità dell’Arcipelago Toscano e del Mar Tirreno, un luogo straordinario e fragile dal punto di vista ambientale, un vero e proprio santuario della natura la cui fruizione, da sempre contingentata, richiede il rispetto di specifiche regole di comportamento e modalità organizzative gestite dall’Ente Parco, in stretto accordo con il Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Follonica.
Riconosciuta Riserva Naturale Statale con D.M. del 4 marzo 1971 e Riserva Naturale Biogenetica diplomata dal Consiglio d'Europa nel 1988, l’Isola di Montecristo è inserita nel perimetro sia del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, sia della Riserva della Biosfera “Isole di Toscana” nell’ambito del Programma MAB dell’UNESCO, nonché nel Santuario Internazionale dei Mammiferi Marini Pelagos.
Per informazioni sull’Isola si rinvia al sito dell’Ente Parco http://www.islepark.it/visitare-il-parco/montecristo.


VIDEO dell'Isola di Montecristo https://youtu.be/ti2Tw2fevG8


Sito web mittente: http://www.islepark.it/






24 Gennaio 2023

L'isola di Vivara trascurata da Procida capitale della Cultura 2022


Riceviamo da San Benedetto del Tronto a firma del Dott. Felice Di Maro, che segue le vicende dell'isola di Vivara anche dal punto di vista archeologico, la seguente osservazione :

Leggo sulla pagina web del vostro sito, Notizie Dalle Isole, che l’Assessore del Comune di Procida Antonio Carannante scrive: il governo centrale è lontano dai territori, e la Riserva di Vivara ne è un esempio.
Condivido pienamente e faccio mia anche: … non molliamo. Al riguardo di quest’ultima mi sia permesso un’osservazione sulla Riserva di Vivara che è chiusa al pubblico per il mancato rinnovo del Protocollo con i nuovi proprietari. Perché con la chiusura delle manifestazioni di Procida Capitale 2022 di domenica 15 gennaio che ha avuto un’altissima attenzione mediatica anche per il concerto con palco a pedali, l’isolotto di Vivara non è stato nemmeno nominato ?   


Per visualizzare bene la pagina gira così
Torna ai contenuti