News dalle Isole
NOTIZIE DALLE ISOLE
a cura della Redazione di Ali Cudi
Il Corriere delle piccole isole

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8 Maggio 2023
Percorso Botanico a Capraia Isola
Domenica 7 maggio è stato inaugurato il Percorso Botanico di Capraia. Nel cortile dell’Info Park “La Salata” alla presenza di tutti gli autori.
Il Percorso Botanico è un progetto ideato delle aziende agricole capraiesi Arura e San Rocco, diventato poi un'azione da realizzare nell'ambito delle attività programmate nella CETS (Carta Europea Turismo Sostenibile). Realizzato in via sperimentale, è poi cresciuto per un intreccio di collaborazioni virtuose che hanno prodotto, foto, video e schede per documentare una rigogliosa esplosione di colori e profumi della flora di questa isola selvaggia. Durante il percorso è possibile immergersi nei profumi della macchia mediterranea e scoprire i diversi endemismi isolani.
Il lavoro è stato completato con il sostegno e il finanziamento del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, “Abbiamo visto nel progetto una splendida opportunità di promozione del turismo sostenibile, ha detto il Presidente Sammuri - e anche di conoscenza e di promozione dell'area protetta, oltre che di costruzione di valore attraverso la virtuosa cooperazione tra istituzioni, imprese e cittadini, ben centrata nello spirito della Riserva della Biosfera MAB UNESCO delle Isole Toscane”
L’obiettivo centrale è “conoscere per riconoscere” piante, fiori, frutti di piante spontanee di macchia e non solo, creando un luogo permanente di formazione ed esperienza che consenta, a coloro che lo attraversano, di inoltrarsi nell’isola con una maggiore consapevolezza data dal riconoscimento delle principali specie botaniche presenti.
Il percorso, lungo circa 300 metri, si estende lungo l’antica Strada Romana che dal Porto conduce al Paese, passando davanti alla sorgente e attraversando il ponte sul Vado del Porto. Si raggiunge dal Porto a partire dalla Chiesa di Santa Maria Assunta, seguendo la strada per il villaggio “Le Sughere” o dal paese partendo dalla Chiesa di San Nicola, percorrendo via San Leonardo e proseguendo in direzione del Porto costeggiando il Palmento di San Leonardo. Il percorso botanico è da adesso pronto alla libera fruizione e aperto a tutti, 24 ore al giorno e 365 giorni l’anno. La primavera è il momento ideale per visitarlo.
Sito web mittente: http://www.islepark.it/
6 Marzo 2023
Da giugno riaprirà a Capri la storica via Krupp
Il sindaco Lembo: "ci sarà partenariato pubblico-privato"
Via Krupp, la superpanoramica strada dell'isola di Capri chiusa ormai da anni, riaprirà a giugno.
E' l'annuncio del sindaco Marino Lembo e degli amministratori dell'Isola Azzurra.
"Sono già iniziati i lavori sul costone roccioso di Marina Piccola per la riapertura della storica via Krupp", si legge in una nota diffusa nel pomeriggio.
La strada era stata chiusa circa un decennio fa a causa di alcuni massi franati, anche per non mettere a rischio l'incolumità delle persone. Oggi sono cominciati i lavori, affidati ad un'impresa che ha partecipato ad una gara indetta dal Comune di Capri e che istituisce un Partenariato pubblico-privato che durerà cinque anni, con un investimento complessivo di circa quattro milioni. "In questo modo - spiega il sindaco Lembo - Via Krupp sarà gestita dal Comune di Capri, che ne resta titolare, ne garantirà pulizia e manutenzione e conserva la facoltà di organizzare eventi e manifestazioni, senza vincoli. Il Partenariato, poi, assegna alla società concessionaria, la responsabilità della gestione delle opere di difesa, della manutenzione del costone roccioso, della sorveglianza e della previsione delle condizioni avverse. Questa divisione di responsabilità e di competenze tra Comune e Concessionario è la formula innovativa che mette insieme l'interesse di tutti". Del resto, spiega il sindaco, l'accesso a via Krupp è gratis, sia per i turisti che per i cittadini dell'isola: non è previsto alcun biglietto, come prevedevano "vecchi programmi rimasti senza successo". Dunque, da giugno, Capri e i suoi visitatori torneranno a godere di nuovo della vista mozzafiato che si ammira da quell'angolo dell'isola scavato nella roccia, che nel 1902 Krupp donò ai capresi e che fu progettato dall'architetto napoletano Emilio Mayer. Una notizia accolta con entusiasmo da parte degli operatori turistici che tornano ad inserire via Krupp nei loro itinerari, ma anche dagli isolani. La strada resterà aperta continuativamente da giugno a settembre e nel periodo natalizio, giorno e notte. In autunno e in inverno, verranno svolti i lavori di manutenzione e di miglioramento delle opere di difesa.
Fonte : ANSA
11 Febbraio 2023
Esperienza esclusiva a contatto con la natura di Giannutri, nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
Due proposte di escursione speciale organizzate dal Parco il 19 marzo e il 24 aprile
All’inizio della primavera, un’intera giornata a Giannutri per vivere un'esperienza esclusiva con visita dell’area archeologica della Villa Romana e trekking naturalistico con le Guide Parco.
È possibile prenotare direttamente su www.parcoarcipelago.info/giannutri. il passaggio in motonave, l’escursione naturalistica e la visita al sito archeologico della Villa Romana dei Domizi Enobarbi arricchito da nuovi elementi archeologici oggetto di recenti restauri; infatti in seguito alle operazioni di consolidamento di tre stanze mosaicate, tornano a splendere gli ambienti delle tabernae, decorati da mosaici geometrici.
Una proposta completa che consente al visitatore di scoprire tutti i tesori della più meridionale delle isole dell’Arcipelago sulla quale Parco sta lavorando per migliorarne la fruizione i suoi servizi. Già a luglio 2020 sono stati inaugurati i bagni pubblici realizzati dal Parco Nazionale grazie alla collaborazione con il Comune di Isola del Giglio che ha concesso il terreno. Un primo significativo passo verso la creazione di un centro funzionale pubblico il cui cantiere ha già portato alla bonifica dell'area interessata dai ruderi di vecchi cantieri.
Interventi che si aggiungono a quelli della Soprintendenza per la ristrutturazione dell'immobile a Cala Maestra. Segnali importanti che testimoniano l'attenzione sulla piccola isola e il reimpiego sul territorio anche delle risorse introitate con il ticket di ingresso all’Isola.
Dettagli della visita prevista per il 19 marzo e il 24 aprile. Ritrovo ore 9:00 con la guida a Porto Santo Stefano, imbarco Banchina Toscana traghetto Maregiglio (partenza ore 9:30. Arrivo a Giannutri dopo un’ora di navigazione. Visita guidata al complesso archeologico della Villa Romana; dalla baia di Cala Maestra si raggiungono i resti di una Villa di epoca romana tra le scogliere rocciose e i sentieri profumati della macchia mediterranea. A seguire la visita naturalistica, trekking al Faro, che porterà i partecipanti all’interno dell’area protetta e avrà durata di circa due ore, il percorso sarà adeguato alla stagione e alle condizioni metereologiche. La pausa pranzo, con pranzo al sacco a cura dei partecipanti, sarà prevista al termine della visita storica o lungo il percorso naturalistico in base al tempo a disposizione. Partenza da Giannutri alle ore 16:00 e arrivo a Porto Santo Stefano perle 17:00 ca.
Costo: € 60 intero, ridotto € 40 ragazzi 5-12 anni, esenti bambini 0-4 anni.
Sarà possibile prenotare e acquistare online tutti i servizi del Parco.
Rimane comunque a disposizione l’ufficio Info Park tel. 0565-908231, e-mail: info@parcoarcipelago.info
27 Gennaio 2023
Visite all'isola di Montecristo
Da sabato 28 gennaio si potrà prenotare online la visita guidata all’Isola di Montecristo
Dalle ore 9 di sabato 28 gennaio si aprono le prenotazioni online per il 2023, il calendario sarà on line, sul sito:
Sono previste 23 date a partire dal 18 marzo. La prenotazione è nominativa e comporta il pagamento immediato con carta di credito sul sito di prenotazione.
La visita, organizzata dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano in accordo e con il supporto operativo del Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica, prevede la partenza da Piombino Marittima e lo scalo a Porto Azzurro (Isola d’Elba); in due casi – 20 maggio e 16 giugno – le partenze sono programmate con partenza ed arrivo a Porto S. Stefano, con scalo all’Isola del Giglio.
Anche per il 2023, al fine di agevolare le prenotazioni dedicate ai residenti nelle isole dell’Arcipelago Toscano si possono prenotare online anche i 100 posti riservati al costo di € 60 a persona. Attenzione però, i residenti potranno esercitare la prelazione prenotando entro il 6 marzo 2023; se entro quella data non saranno stati prenotati tutti i 100 posti a costo agevolato, quelli rimasti liberi saranno resi disponibili a costo pieno per tutti.
Ogni data del calendario consente la visita a 75 persone. Il costo dell’escursione è di euro 130 € a persona comprensivo di trasporto marittimo a/r e del servizio Guida. Età minima dei partecipanti 12 anni. In caso di condizioni meteo avverse saranno proposte date di recupero.
Si raccomanda di leggere le informazioni dettagliate sulle modalità di visita, sulla tipologia di escursione, sul calendario completo e sulle regole di comportamento disponibili sul sito di prenotazioni: https://www.parcoarcipelago.info/montecristo/
Per ogni ulteriore richiesta di chiarimento si può contattare Info Park tel. 0565 908231 e-mail info@parcoarcipelago.info L’orario dell’ufficio Info park: fino al 31 marzo 9/15 LUN-SAB e 9/13 DOM dal 1° aprile al 31 ottobre LUN-DOM 9/19.
Montecristo è una delle isole più importanti per la tutela della biodiversità dell’Arcipelago Toscano e del Mar Tirreno, un luogo straordinario e fragile dal punto di vista ambientale, un vero e proprio santuario della natura la cui fruizione, da sempre contingentata, richiede il rispetto di specifiche regole di comportamento e modalità organizzative gestite dall’Ente Parco, in stretto accordo con il Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Follonica.
Riconosciuta Riserva Naturale Statale con D.M. del 4 marzo 1971 e Riserva Naturale Biogenetica diplomata dal Consiglio d'Europa nel 1988, l’Isola di Montecristo è inserita nel perimetro sia del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, sia della Riserva della Biosfera “Isole di Toscana” nell’ambito del Programma MAB dell’UNESCO, nonché nel Santuario Internazionale dei Mammiferi Marini Pelagos.
Per informazioni sull’Isola si rinvia al sito dell’Ente Parco http://www.islepark.it/visitare-il-parco/montecristo.
VIDEO dell'Isola di Montecristo https://youtu.be/ti2Tw2fevG8
Sito web mittente: http://www.islepark.it/
24 Gennaio 2023
L'isola di Vivara trascurata da Procida capitale della Cultura 2022
Riceviamo da San Benedetto del Tronto a firma del Dott. Felice Di Maro, che segue le vicende dell'isola di Vivara anche dal punto di vista archeologico, la seguente osservazione :
Leggo sulla pagina web del vostro sito, Notizie Dalle Isole, che l’Assessore del Comune di Procida Antonio Carannante scrive: il governo centrale è lontano dai territori, e la Riserva di Vivara ne è un esempio.
Condivido pienamente e faccio mia anche: … non molliamo. Al riguardo di quest’ultima mi sia permesso un’osservazione sulla Riserva di Vivara che è chiusa al pubblico per il mancato rinnovo del Protocollo con i nuovi proprietari. Perché con la chiusura delle manifestazioni di Procida Capitale 2022 di domenica 15 gennaio che ha avuto un’altissima attenzione mediatica anche per il concerto con palco a pedali, l’isolotto di Vivara non è stato nemmeno nominato ?
28 Dicembre 2022
Vivara non trova pace. Chiuso e quindi non fruibile l'isolotto, attaccato a Procida da un ponticello dal 1956, è al centro di una complicata vertenza giudiziaria. Una recente sentenza del Tribunale di Napoli, accogliendo un ricorso presentato da 13 eredi dei fratelli Antonio e Francesca Diana che erano stati riconosciuti, nel 2019, dalla Cassazione legittimi proprietari in seguito a un lungo e complicato contenzioso con la Fondazione Albano Francescano, ha portato a 15 il numero dei titolari della proprietà dell'isolotto. Il che rende ancora più complicato il futuro di Vivara che per le sue peculiarità naturalistiche è diventata, nel 2002, riserva naturale statale. Attualmente è gestita da un comitato costituito da un rappresentante della Regione, due designati dal Comune di Procida, uno in rappresentanza delle associazioni ambientalistiche, uno in rappresentanza dei due fratelli Diana: ora che la proprietà è stata estesa ai discendenti è probabile che l'assetto sarà modificato.
Antonio Carannante, assessore comunale isolano, da anni si batte per la riapertura e la valorizzazione dell'isolotto. Spiega: «Nelle prossime settimane, insieme alla Regione e all'Avvocatura, valuteremo la questione per confrontarci anche con il nuovo ministro. Una cosa è certa, c'è in noi la voglia forte e sincera di riaprire alla pubblica fruizione Vivara. Nella nostra esperienza amministrativa abbiamo avuto la conferma che troppo spesso il governo centrale è lontano dai territori, e la Riserva di Vivara ne è un esempio. Ma noi non molliamo. Continueremo a far presente problematiche e soluzioni, fino a quando non arriveremo a una normalità».
24 Novembre 2022
I segreti delle piante con il corso online gratuito “BOTANICA PER TUTTI”
Nell’ambito della collaborazione tra World Biodiversity Association (WBA) e Parco Nazionale Arcipelago Toscano è stato organizzato un corso online gratuito sul tema “Botanica per tutti”, aperto ad appassionati e neofiti, ma specialmente a chi pur essendone affascinato, non ha mai avuto il coraggio di avvicinarsi a questa materia.
Quello della botanica è un mondo vastissimo ed affascinante. Le piante sono la parte preponderante dell’ambiente che ci circonda e molto spesso ci si dimentica che sono esseri viventi che, pur nella loro immobilità, respirano, ci forniscono ossigeno e nutrimento, trasformano gli elementi e rendono vivibile questo pianeta a tutte le specie animali, uomo compreso.
Il corso intensivo sarà tenuto dalla botanica Dr.ssa Francesca Valentini* e suddiviso in 4 appuntamenti, ognuno della durata di circa 1 ora, dalle 18 alle 19, dove verranno affrontati ed approfonditi tutti gli aspetti più affascinanti del regno vegetale.
Programma
1. Le piante: queste (s)conosciute (25/11/2022)
Le piante ci circondano e sono alla base della vita sulla Terra, ma siamo davvero sicuri di conoscerle? Sappiamo come sono fatte e come fanno a vivere? E come si sono evolute? Durante questo primo incontro proveremo a rispondere a queste domande e a riconoscere qualcuna delle specie che ci circondano.
2. Le piante sono davvero intelligenti? (02/12/2022)
Le piante percepiscono in modo eccezionale il mondo che le circonda, per cui spesso si parla di intelligenza dei vegetali, ma è corretto farlo? Scopriamolo assieme, facendo un viaggio attraverso i sensi delle piante!
3. Piante in viaggio (10/12/2022)
Lo sanno tutti che le piante non possono spostarsi dal luogo in cui sono germinate, però sono in grado di colonizzare nuovi territori. Il nostro sarà un vero e proprio viaggio attraverso le strategie che le piante mettono in atto per raggiungere terre anche molto lontane.
4. Amicizie e intrighi nel mondo vegetale (16/12/2022)
Il bello della vita sulla Terra è che essa si basa su reti di comunicazione molto strette e le piante dialogano continuamente con altre piante, ma anche con tanti altri organismi come funghi, batteri, animali di vario tipo. Molte volte queste relazioni sono positive, altre invece un po’ meno.
Il corso sarà tenuto online sulla piattaforma zoom, per avere il link di collegamento è necessario chiamare gli uffici Info Park allo 0565 908231 o scrivere una mail a info@parcoarcipelago.info
*Francesca Valentini si è laureata in Scienze della Natura all’Universitàdegli Studi di Padova. La botanica diventerà ben presto la sua passione e dopo la laurea, inizia a lavorare nel settore, collaborando con la Fondazione Museo Civico di Rovereto, il Muse di Trento, l’Università di Padova e molti altri enti.
Da un paio di anni insegna Scienze nei licei della scuola superiore e allo stesso tempo lavora come libera professionista: svolge attività didattico-divulgative in ambito botanico rivolte ad un pubblico eterogeneo e si applica in studi floristico-vegetazionali soprattutto tra Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.
Attiva su una pagina Facebook e un canale YouTube, entrambi chiamati “Francesca Valentini Botanica”, sui quali condivide video e curiosità sulle specie vegetali che ci circondano.”
Sito web mittente: http://www.islepark.it/
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Il calendario 2023 per i 20 anni della Riserva della Biosfera MAB UNESCO “Isole di Toscana”
La Riserva della Biosfera MAB UNESCO Isole di Toscana compie 20 anni e il Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha deciso di dedicarle il Calendario 2023.
Non è stato facile scegliere le immagini per il calendario, tra tanta ricchezza di eccellenze di questo territorio, ed esprimere, attraverso le foto, l’intento per cui tutte le Riserve di Biosfera sono state create ossia ispirare un futuro positivo mettendo in relazione natura e persone.
Il calendario è un altro piccolo strumento, insieme ai progetti e alle azioni della Riserva (https://www.isoleditoscanamabunesco.it/materiali-e-link/) per divulgarne il valore e per assicurare un sempre maggiore coinvolgimento delle comunità locali, affinché tutti coloro che vivono e lavorano nelle isole si avvicinino alla Riserva di Biosfera e diventino testimonial consapevoli del vivere le isole in tutte le stagioni, incrementando la cultura dell’accoglienza, favorendo un forte legame con l’ambiente che ci circonda, sviluppando soluzioni eco-compatibili, migliorando la fruibilità e la mobilità, in sintesi promuovendo lo sviluppo sostenibile.
Ecco i titoli e gli autori (che ringraziamo) delle foto inserite nel Calendario 2023:
- GENNAIO Alessandro Giannaccini. Immersione nei fondali dell'Isola di Capraia - Granseola
- FEBBRAIO Fondazione Villa Romana Le Grotte. Scavi archeologici Villa romana delle Grotte a Portoferraio, Isola d'Elba
- MARZO Roberto Ridi. Trekking alla scoperta delle bellezze dell'Isola di Gorgona
- APRILE Giorgio Romano. Acquacoltura sostenibile al largo dell'Isola di Capraia
- MAGGIO Roberto Ridi. Escursione in technicolor nella macchia mediterranea dell'Isola di Giannutri
- GIUGNO Roberto Ridi La sapiente lavorazione delle reste di Cipolla di Patresi, Isola d'Elba
- LUGLIO Stefano Luzzetti. In kayak nel mare cristallino dell'Isola di Pianosa
- AGOSTO Patrizia Bonelli. Come divertirsi nel Centro di Educazione Ambientale di Lacona, Isola d'Elba
- SETTEMBRE Roberto Ridi. Viticoltura eroica nelle fasce terrazzate dell'Isola del Giglio
- OTTOBRE Massimo Macherelli. Alla conquista dell'Isola di Montecristo con le Guide del Parco
- NOVEMBRE Fabio Guidi. Gestualità e tradizione nei movimenti di un pescatore dell'Isola di Capraia
- DICEMBRE Matia Menichini. Attività di ricerca scientifica sul campo: geologi nell'Isola di Pianosa
La Riserva della Biosfera Isole di Toscana, gestita dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano, è stata riconosciuta nel 2003, nell’ambito del Programma MAB UNESCO. Essa comprende le sette isole (Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri) e un’ampia porzione di mare che le circonda, coinvolgendo complessivamente 10 Comuni (Campo nell’Elba; Capoliveri; Capraia Isola; Isola del Giglio; Livorno; Marciana; Marciana Marina; Porto Azzurro; Portoferraio; Rio) e complessivamente 1.079.540 ha. Il riconoscimento vuol dare valore alla grande diversità biologica, geologica, storica e culturale rappresentativa della regione mediterranea per connetterli alla principale attività economica che è legata al turismo, ancora prevalentemente balneare, ma sempre più esperienziale e connesso alla conoscenza della natura. Altre attività economiche sono l'agricoltura e la pesca (con una gastronomia tipica ricca e genuina) seppur con un impatto minore a livello ambientale e socio-economico rispetto al turismo e ad esso fortemente connesse.
Web mittente: http://www.parks.it/parco.nazionale.arcip.toscano
8 Novembre 2022
Procida prima isola del Mediterraneo libera dalla zanzara tigre
"Scienza Aperta" mira a ridimensionare la popolazione dell'insetto
Procida sarà la prima piccola isola del Mediterraneo libera dalla zanzara tigre. Attraverso l'uso di strumenti eco-sostenibili, come la tecnica del maschio sterile e con la partecipazione attiva della comunità locale. Con ricadute positive sul turismo e sulla prevenzione di epidemie. Il progetto, inserito nel programma di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 con il titolo di "Scienza Aperta", è stato ideato dal Laboratorio di Genetica e Controllo degli Insetti Vettori del Dipartimento di Biologia dell'università Federico II di Napoli. Semplice il meccanismo: effettuata un'analisi della densità e della distribuzione della zanzara tigre sull'isola, il team studia il numero ottimale di maschi sterili da rilasciare. Gli insetti di sesso maschile (e dunque non dannosi perché incapaci di pungere l'uomo), allevati in laboratorio e resi sterili con dosi controllate di raggi X, concorrono con gli individui fecondi, ridimensionando la riproduzione della specie indesiderata.
Ma per consentire al progetto di andare in porto i ricercatori hanno dovuto chiedere la collaborazione dei cittadini dell'isola. E per ottenerla hanno collaborato con il laboratorio di Nuove Tecnologie dell'Arte (NTA) dell'Accademia di Belle Arti di Napoli. Proprio così. Una serie di iniziative di arte relazionale co-create con gli abitanti hanno stabilito un sistema di 'engagement' della comunità locale che diventerà un vero e proprio "caso studio": murales, ritratti 3D dei cittadini (attraverso tecnologie di scansione e modellazione, un procidano su tre è diventato una 'statuetta') e una grande festa collettiva hanno consentito di instaurare un rapporto di reciproca fiducia, tradotto nella piena partecipazione dei cittadini al progetto e nell'installazione - all'interno di giardini e orti - di 500 "gravitrappole", dispositivi in grado di catturare le zanzare per la fase di censimento. Attraverso la Citizen science, i procidani coinvolti hanno inviato periodicamente ai ricercatori del Dipartimento di Biologia le immagini delle zanzare catturate, svolgendo così un vero e proprio "monitoraggio di comunità". "Questo progetto ha messo insieme arte e scienza, coinvolgendo la popolazione e consentendo di raggiungere risultanti importanti nel campo della cosiddetta Citizen science, alimentando al tempo stesso il senso di comunità", sottolinea Agostino Riitano, direttore di Procida 2022.
Nel corso della Notte Europea dei Ricercatori, organizzata a Procida nell'ambito della rete S.T.R.E.E.T.S. (Science, Technology and Research for Ethical Engagement Translated in Society), sono stati presentati al pubblico i risultati (parziali) del progetto: grazie alle cinquecento "trappole" collocate all'interno dell'isola, sono state catturate circa 90 mila zanzare, di cui 17.599 identificate. "Dati fondamentali per il prosieguo del progetto" spiega Marco Salvemini, docente di biologia alla Federico II e tra i referenti del progetto, che prevedrà nei prossimi mesi il rilascio in natura di maschi sterili.
Fonte: Ansa
31 Agosto 2022
Pianosa ha un nuovo paesaggio con il restauro della Casa dell’Agronomo
Grazie alle entrate dei ticket il Parco ha dato nuova vita al prezioso edificio abbandonato
Si è svolta venerdì 26 agosto all’Isola di Pianosa la cerimonia inaugurale dell’apertura al pubblico della Casa dell’Agronomo, edificio di grande interesse storico-artistico costruito intorno al 1850 quando per volontà del governo toscano fu istituita la colonia penale agricola a Pianosa. L’immobile, un tempo usato come abitazione per gli addetti al carcere oltre che residenza dell’Agronomo, è stato recuperato dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano grazie a un progetto di restauro, ripristino architettonico e allestimento, realizzato dalla azienda COMES di Firenze, che ha trasformato il prezioso edificio abbandonato in un punto di accoglienza pubblico allestito con un percorso museale dedicato ai temi della biodiversità agricola dell’isola e delle risorse naturalistiche dello straordinario ambiente che caratterizza l’Area Protetta a terra e a mare.
Grazie al supporto logistico della Capitaneria di Porto di Portoferraio e la collaborazione del suo Comandante CF (CP) Santo Altavilla, è stato possibile agevolare la partecipazione del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e del suo staff, che hanno raggiunto l’Isola su una delle Motovedette destinate al potenziamento, nel periodo estivo, dell’attività di sorveglianza in mare di Pianosa, insieme al Presidente del Parco Giampiero Sammuri e al Vicepresidente Stefano Feri.
Una cerimonia in piena regola con il taglio del nastro a tre, Presidente della Regione Toscana, Presidente del Parco e Sindaco di Campo nell’Elba di fronte a un pubblico di circa 80 ospiti con rappresentanze delle Forze dell’Ordine e delle istituzioni e associazioni della comunità locale, del Consiglio Direttivo del Parco, dei dipendenti dell’Ente e delle Guide Parco. Presenti anche i familiari discendenti degli ultimi due agronomi, Giacomo Cusmano e Agostino Petri che hanno abitato l’edificio e la studiosa Dr.ssa Ilaria Monti, curatrice della ricostruzione storica dell’edifico, che ha raccontato ai presenti la storia dell’edificio e il suo significato.
Nel pomeriggio gli ospiti hanno potuto visitare anche il Museo delle Scienze geologiche e archeologiche e le Catacombe paleocristiane con visite guidate dalle Guide Parco
“Per me una grande soddisfazione- ha detto Giampiero Sammuri - poter inaugurare oggi un edificio che pareva impossibile recuperare dato lo stato in cui si trovava, ma ce l’abbiamo fatta. Il Parco ha avuto una spesa importante di circa 2 milioni di euro, che non sarebbe stata sostenibile senza le entrate dei ticket di accesso all’isola, pagati al Parco dai suoi tanti visitatori dal 2000 ad oggi (1.114.386 euro) e con contributo di 300 mila euro del Ministero dell’Ambiente. Voglio ringraziare in modo particolare, oltre al Direttore Maurizio Burlando e agli uffici, l’Arch. Giovanni De Luca che ha messo l’anima in questo progetto molto complesso. Pianosa è meravigliosa– ha aggiunto Sammuri- e densa di storia ed ha un clima che la rende fruibile tutto l’anno, i turisti possono visitare oltre il borgo, il Museo delle scienze, le Catacombe e ora anche la casa dell’Agronomo, oltre alle escursioni in natura. La sfida sarà incrementare la presenza dei visitatori fuori stagione”
“Un evento simbolico, un segnale importante di rilancio e riqualificazione dell'isola di Pianosa, un'iniziativa che la Regione intende perseguire con determinazione per far conoscere al pubblico quest'angolo incontaminato dell'Arcipelago toscano perla dell'Arcipelago. -ha sottolineato il Presidente della Regione- “La sfida, -ha proseguito- è quella di richiamare investitori pubblici e privati in grado di trasformare Pianosa in un polo di attrazione per un turismo sostenibile, di qualità, limitato, se necessario, anche grazie ad un numero chiuso. Non c'è bisogno di andare alle Seichelles, per trovare un patrimonio naturalistico di bellezza sconfinata ed è con questa consapevolezza che la Regione intende proporre al pubblico la straordinaria ricchezza dell'isola. E lo farà, anche chiedendo all'agenzia del Demanio un altro immobile, da trasformare in un ostello in grado di ospitare giovani, studenti e partecipanti a convegni che potranno, così, apprezzare appieno le caratteristiche e le peculiarità di questo straordinario patrimonio naturale.”
"Ricordo il progetto dell’Amministrazione comunale, del Parco, del Demanio e dell' Associazione Amici di Pianosa per restituire all'isola e al suo borgo una Comunità - ha ricordato il Sindaco Davide Montauti-. Ci abbiamo provato con la partecipazione al Pnrr del Pianosa Rebirth al bando per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi abbandonati. È stato un primo tentativo per far rivivere Pianosa e farla uscire da un degrado sempre più evidente. È necessario che la Regione affianchi l'amministrazione comunale e il Parco per individuare strategie e obiettivi finalizzati al recupero dell'isola. Quello di oggi è stato un primo passo fondamentale". Nel prossimo futuro l'amministrazione comunale farà un bando per valorizzare e ripristinare le aree agricole. "Queste rappresentano una grande opportunità di sviluppo dell'isola - spiega Montauti -. Un ritorno alla tradizione e alla vocazione agricola dell'isola che ne ha segnato la storia per decenni. Il futuro di Pianosa va costruito insieme: Istituzioni e comunità campese".
Sito web mittente: http://www.islepark.it/
29 Luglio 2022
UNESCO FINANZIA UN PROGETTO PER LA SOSTENIBILITA’ IDRICA
DELL’ISOLA DI PIANOSA dalla Riserva MAB UNESCO Isole di Toscana
Il progetto candidato dalla Riserva della Biosfera Isole di Toscana è stato scelto tra molte candidature, assieme a soli altri quattro in tutta Europa
L’UNESCO è sempre più impegnato a promuovere lo sviluppo sostenibile, soprattutto nei territori a cui ha conferito uno dei propri riconoscimenti. Per questo motivo a Maggio 2022 ha lanciato un bando per sostenere, grazie ad una donazione da parte della Aberdeen Charitable Foundation, cinque progetti realizzati nelle Riserve della Biosfera, nei Geoparchi e nei siti naturali patrimonio mondiale dell’umanità, finalizzati a garantire la tutela delle risorse idriche, della biodiversità e dell’oceano. Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, soggetto coordinatore del riconoscimento a Riserva di Biosfera MAB UNESCO “Isole di Toscana” ha supportato la candidatura a questo bando del progetto “Pianosa Island: hydrological processes and water resources sustainability in climate-changing Mediterranean” (“Isola di Pianosa: processi idrologici e sostenibilità delle risorse idriche in un Mediterraneo in cambiamento climatico”) grazie alla collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Geoscenze e Georisorse (CNR-IGG), l’Università di Siena – Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente (DSFTA-UniSi), l’Univeristà di Pisa – Dipartimento di Scienze della Terra (DST-UniPi), il Museo geologico ed archeologico di Pianosa (GASP Museum) e Turismo Sostenibile s.r.l.
In questi giorni è arrivata la notizia che il progetto è stato selezionato tra molte candidature provenienti da tutta Europa e sarà uno dei cinque che otterrà il finanziamento di 25.000 dollari.
Il progetto si svilupperà in circa un anno e sarà focalizzato sugli impatti dei cambiamenti climatici, sulle risorse idriche delle piccole isole e sui loro ecosistemi, studiando Pianosa come area pilota.
“L’isola di Pianosa, con le sue caratteristiche idrologiche ed il suo ecosistema s.l., può realmente costituire un sito di riferimento nel Bacino Mediterraneo per definire gli aspetti di vulnerabilità, ma anche di resilienza, che i sistemi idrici insulari mostrano in uno scenario di cambiamenti climatici” dichiara il Dott. Marco Doveri (IGG-CNR), responsabile scientifico del progetto.
Le condizioni climatiche semi-aride, la morfologia pianeggiante e il peculiare assetto geologico-idrogeologico di questa piccola isola mediterranea determinano precipitazioni medio-basse, importanti tassi di evapotraspirazione, assenza di acque superficiali e accumulo di risorse idriche sotterranee, finora in grado di soddisfare la domanda idrica umana locale, legata principalmente alle esigenze turistiche e domestiche stagionali. In questo precario equilibrio idrico per la biosfera e la comunità umana, e considerando l'innalzamento del livello del mare e le tendenze del regime climatico che la regione mediterranea sta vivendo, il progetto intende mettere in campo un approccio multidisciplinare (geologia, idrologia e idrogeologia, geochimica e isotopo-geochimica, geofisica, telerilevamento e tecnologia intelligente) per meglio comprendere e quantificare i processi che influenzano la disponibilità di acqua (quantità e qualità) e per condividere i dati e trasferire le conoscenze alla collettività, suggerendo così possibili buone pratiche per la sostenibilità dell'Isola di Pianosa.
“Il successo avuto da questa proposta progettuale è frutto di un continuo confronto ed una collaborazione effettiva tra PNAT e istituzioni di ricerca, , nel caso specifico CNR e Università, che ha consentito di creare i presupposti scientifici per lo svolgimento di un progetto del genere, oltre che la giusta integrazione tra competenze complementari. Proprio le potenzialità del gruppo di lavoro consentiranno di rispondere a questioni importanti su una tematica tanto delicata quanto sempre più attuale”, sottolinea ancora il Dr. Marco Doveri.
“Da molti anni l’Università di Siena – Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente (DSFTA-UniSi), con la sua Sezione di Geologia, fa ricerca sull'isola per le sue particolarità geologiche e paleontologiche”, afferma Luca Maria Foresi, Professore associato del DSFTA-UniSi e consigliere del PNAT. “Pianosa è un sito importante per comprendere l'evoluzione dell'alto Tirreno, registrando, con le sue rocce sedimentarie, quanto avveniva, nell'area compresa fra la Corsica e la Costa Toscana alcuni milioni di anni fa. Queste ricerche hanno avuto ampi risvolti divulgativi, conducendo anche all'apertura sull'isola del Museo delle Scienze Geologiche e Archeologiche, che oggi partecipa a questo progetto come connettore tra ricerca e diffusione dei suoi contenuti, nonché per gli aspetti didattici. La conoscenza costituisce la base solida per ogni iniziativa e abbiamo previsto di produrre un database e una carta geologia di estremo dettaglio, utilizzando sia dati acquisiti da drone che dal sottosuolo, oltre quelli derivanti dai rilievi diretti sul terreno. Il progetto è una splendida occasione per applicare le ricerche al tema dei cambiamenti climatici e costruire un modello per la mitigazione di alcuni suoi effetti e Pianosa è un sito ideale per fare tutto questo”
Il progetto prevede anche delle visite guidate, finalizzate a trasferire i risultati delle ricerche effettuate a studenti dell’arcipelago e più in generale a tutti gli interessati.
“Sono particolarmente soddisfatto del risultato ottenuto – sottolinea il Presidente del Parco Nazionale Giampiero Sammuri - non solo per il prestigioso riconoscimento dell’UNESCO che ha premiato solo cinque progetti in tutta Europa, ma anche perché questa iniziativa è un’ulteriore dimostrazione della capacità dell’Ente Parco, in questo caso come gestore della Riserva della Biosfera, di fare rete e di essere particolarmente attivo nel campo della ricerca scientifica e della divulgazione. Nel caso specifico, inoltre, la possibilità di acquisire ulteriori elementi di conoscenza relativamente alle caratteristiche idrogeologiche di Pianosa sarà molto utile per supportare le scelte progettuali inerenti alla gestione delle risorse idriche che dovranno affrontare i diversi soggetti che operano sull’isola (Comune di Campo nell’Elba, Agenzia del Demanio, Amministrazione Penitenziaria ed Ente Parco)”.
Il prossimo 20 settembre, a Venezia, presso l’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa, l’unica sede UNESCO con mandato specifico sulla regione europea, si terrà l’evento di lancio del progetto, nell’ambito del quale saranno presentati i 5 progetti finanziati.
Sito web mittente: http://www.islepark.it/
2 Luglio 2022
Gli ungulati minacciano anche la farfalla di S. Piero,
lo rivelano i dati di uno studio dell’Università di Firenze
Gli ungulati minacciano anche la preziosissima popolazione di Zerynthia cassandra, la farfalla di S. Piero. Questa splendida farfalla, vive solo in un ristrettissimo areale dell’Elba, isola dove era stata vista nel lontano 1932 da un gruppo di ricercatori tedeschi, nella zona di Marciana Marina, per poi scomparire, fino a che non è stata ritrovata più di 70 anni dopo, nel 2008, da Ornella Casnati e dallo studioso Leonardo Dapporto, che ha poi ha accertato scientificamente la sua unicità. Riportiamo un testo del Dr. Dapporto che descrive gli esiti dello studio dell’Università di Firenze.
“Quante volte ci siamo detti che le farfalle e le lucciole stanno sparendo? Basta pensare all'effetto del parabrezza pulito, per cui negli ultimi anni viaggiando in autostrada raramente ci capita di schiacciare centinaia di insetti con la macchina come spesso avveniva in passato. Ma per passare dalle sensazioni alle certezze e soprattutto dalle certezze alle azioni per contrastare questo evidente declino serve grande studio e tanta dedizione. Un esempio ci viene dalle attività svolte nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano per preservare la preziosissima popolazione di Zerynthia cassandra dell'isola d'Elba. Supportati da diversi progetti finanziati dal Parco Nazionale e dal Ministero della Transizione Ecologica i ricercatori del Dipartimento di Biologia dell'Università di Firenze, guidati dal dr. Leonardo Dapporto e Legambiente Arcipelago Toscano stanno da anni cercando di capire se questa splendida farfalla sia in crisi sull'isola e quali strategie si possano mettere in atto per salvaguardarla.
Dal 2017 i ricercatori seguono questa popolazione recandosi ogni anno sull'isola a contare le uova di Zerynthia deposte sulle foglie di Aristolochia, una pianta molto poco diffusa di cui si nutrono le larve. Dopo aver chiarito che le larve delle farfalle si trovano soprattutto sulle piante assolate al margine dei cespugli, dal 2019 si è iniziata, in collaborazione con Legambiente, un'attività di micro-interventi volti a ripulire a mano piccole aree dai rovi dove le piante di Aristolochia erano già presenti ma soffocate dalla vegetazione. Questi interventi hanno prodotto grandi benefici alle farfalle in quanto ogni piccola area di un metro di raggio ripulita ha mediamente ospitato le larve prodotte da una coppia di farfalle.
Le misurazioni delle uova però hanno permesso anche un'importante valutazione dell'impatto di un gregge di capre instauratosi nel 2019 nei pressi di uno dei siti classici di Zerynthia, a poche centinaia di metri dall'abitato di San Piero in Campo. Questa attività massiccia delle capre ha ridotto tantissimo la superficie dei cespugli, portando le piante di Aristolochia fuori del loro margine e ha completamente impedito la fioritura delle piante erbacee che producono nettare di cui gli adulti si nutrono. Il grafico sottostante mostra chiaramente che mentre nelle aree trattate con tagli mirati il numero di uova è aumentato negli anni, nelle aree usate intensamente dalle capre il numero si è ridotto della stessa misura (il livello centrale indica il numero medio di uova presenti su ogni pianta in ogni anno, i valori positivi sono quindi siti da considerare buoni i valori negativi siti da considerare non buoni). I siti in cui non è stata fatta alcuna azione sono mediamente appena sotto la media ma senza importanti variazioni nel tempo.
Cosa ci insegnano questi dati? Innanzitutto, che è necessario monitorare la biodiversità per comprenderne il funzionamento e intervenire per proteggerla. Inoltre, ci danno la misura dell'impatto degli ungulati portati dall'uomo sulle popolazioni di insetti presenti su un'isola in cui questi i grandi mammiferi non sarebbero naturalmente presenti. Altro elemento utile, il pascolo delle capre potrebbe essere una minaccia, nel periodo della deposizione delle uova (marzo-giugno), mentre nel resto dell’anno potrebbe essere utile per tenere pulita l’aera dagli arbusti. Ora, se da una parte il Parco e le Associazioni potranno indicare al pastore una gestione oculata del gregge nelle immediate vicinanze del recinto, non sarà altrettanto facile gestire la presenza degli altri ungulati invasivi sull'isola. Nessuno può convincere i mufloni e i cinghiali ad evitare le aree più preziose per le specie che vogliamo proteggere e dobbiamo rassegnarci a una scelta manichea: ridurre in modo considerevole la presenza di questi animali fino all'eradicazione dall'isola o perdere parte di una biodiversità che si è accumulata all'Elba con un percorso unico dal giorno della sua origine.”
Sito web mittente: http://www.islepark.it
20 Giugno 2022
"Immaginando Isole" è il nome della mostra di Gavazzeni Ricordi e Claudio Koporossy
al Parco Archeologico Luigi Bernabò Brea di Lipari.
Nel ricorrente dialogo tra l’arte contemporanea e i magnifici reperti e luoghi del Museo Archeologico Bernabò Brea, mostra di due grandi maestri della fotografia contemporanea: Carlo Gavazzeni Ricordi e Claudio Koporossy.
Il primo contrappone immagini antiche a quelle della vita quotidiana del nostro presente. Il secondo, invece, che si definisce “osseto dall’acqua” immortala nelle sue istantanee i movimenti del suo elemento preferito impossibili da percepire a occhio nudo.
I lavori di entrambi si sposano perfettamente con l’intenzione, avviata a Lipari nel 2015 con la trasformazione delle carceri in “celle” di arte contemporanea, di far dialogare per l’appunto gli spettacolari reperti rinvenuti dalle acque delle Eolie, custoditi nel Museo di Lipari, e l’arte contemporanea.